Meningite C, vaccini gratis per i bimbi

Profilassi domani e lunedì. Alla Garofani il 50% degli alunni è«scoperto»

È partito ieri pomeriggio il programma di offerta del vaccino anti Meningococco C agli alunni non vaccinati, 160 su 325, della scuola primaria Garofani di Rozzano, dove si è verificato il caso di sepsi meningococcica che ha provocato il decesso della bambina di sei anni giovedì scorso.

Per permettere a tutti gli alunni di sottoporsi alla profilassi sono stati dedicati degli ambulatori - spiega l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera - che saranno attivi nel centro vaccinale dell'Asst Melegnano-Martesana di via Magnolie, a Rozzano. Il servizio sarà offerto domani dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16 e lunedì dalle 9 alle 12 e dalle ore 14 alle 16. «La presenza all'interno della scuola di circa il 50 per cento di non vaccinati contro il Meningococco C, nonostante la somministrazione sia raccomandata dal 2005 - conclude Gallera - mi spinge a ricordare ai genitori dei ragazzi fino a 16 anni che, seppure non obbligatoria, la vaccinazione contro questo terribile batterio è fortemente consigliata e gratuita». Non solo, lo stesso ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione del G7 della Salute che si è tenuto lo scorso week end a Milano aveva rinnovato l'appello a sottoporre i propri figli alla profilassi: «Se pure le vaccinazioni per la meningite sono tra quelle fortemente raccomandate e non tra quelle obbligatorie, noi ci sentiamo di consigliarla a tutti. La meningite è così, ti colpisce quando meno te lo aspetti e dove meno te lo aspetti».

La tragica morte della piccola Giulia, avvenuta giovedì all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era arrivata, qualche ora prima in condizioni già disperate, ha riportato l'attenzione sui vaccini non obbligatori. La bimba, infatti, non era vaccinata contro il batterio. L'Ats di Bergamo venerdì ha effettuato la profilassi agli operatori sanitari che hanno assistito la piccola e i familiari, mentre l'azienda sanitaria di Milano ha distribuito antibiotico alle maestre e ai compagni di classe e di ginnastica artistica.

L'assessore Gallera, nel ricordare che il batterio non sopravvive nell'ambiente (i genitori colti dal panico il giorno seguente avevano ritirato i bimbi da scuola), ha poi evidenziato come non ci si trovi di fronte a un'emergenza: il totale dei casi finora registrati nel 2017 (trenta in Lombardia) è infatti in linea con quelli segnalati in tutto il 2016 (quarantatré casi).

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