«Milano con la sinistra al governo si conferma la capitale delle multe». È stato il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi a chiedere il dato delle sanzioni emesse da gennaio a giugno. «Una vera e propria persecuzione - commenta, leggendo la risposta - nei confronti dei milanesi che vengono spremuti fino all'ultimo centesimo con l'unico scopo di fare cassa senza che poi ci siano veri investimenti sulla sicurezza stradale. Le risorse esagerate che il Comune introita dalle multe dovrebbero essere investite per un piano serio di abbattimento delle barriere architettoniche e per realizzare il "reddito di dignità" per le famiglie milanesi in difficoltà economiche. La sinistra invece aumenta la burocrazia e la spesa corrente». Il capogruppo, nella sua interrogazione, ha chiesto anche i dati sui proventi previsti. Ma dal Comune ancora non sono arrivati: «Non è possibile offrire dati attendibili - si legge - viste le diverse cifre stabilite per ogni infrazione, i diversi sistemi di pagamento e gli sconti o gli aumenti previsti della legge in base alle tempistiche di pagamento». Se ne parla in sede di consuntivo. E questo vale anche per la cifra complessiva realmente incassata: dati «assolutamente non attendibili».
Il consigliere Fabrizio De Pasquale nota un calo ma anche che il Comune «continua a non correggere il bilancio sulle entrate da sanzioni» e rimarca: «Molte delle ben 320mila multe staccate dagli ausiliari del traffico sono sub iudice perché è tutt'altro che assodato che gli ausiliari possano fare multe fuori dalle aree di sosta regolamentata».AlGia
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