Cronaca locale

Milano, Sala vuole una targa che celebra i migranti proprio in Stazione Centrale

Sempre più degrado e violenze in piazza Duca d’Aosta, ma la giunta di centosinistra pensa all’installazione di una targa che celebri gli immigrati

Milano, Sala vuole una targa che celebra i migranti proprio in Stazione Centrale

Piazza Duca d'Aosta, di fronte alla Stazione Centrale di Milano, è sempre più una zona franca: qui, nonostante il presidio fisso dei militari e delle forze dell'ordine, continuano a proliferare il degrado e la criminalità. Il piazzale antistante allo scalo ferroviario meneghino, ogni giorno, ogni ora, è presidiato da drappelli di immigrati, che gestiscono lo spaccio, infastidiscono e molestano passanti e turisti.

L'ultimo dei tanti, troppi episodi registrati nella mattinata di giovedì, quando un disabile in carrozzina originario della Libia – senza fissa dimora e già conosciuto in zona per le sue frequenti scorribande a danno di chi gli passa sotto tiro – ha cercato di rapinare un videomaker, strappandogli dalle mani la camera e prendendolo pure a pugni. I poliziotti sono intervenuti e lo hanno arrestato, con l'accusa di rapina impropria e aggressione. L'aggredito, invece, è stato soccorso e medicata sul posto dagli uomini del 118.

In tutto questa situazione, sempre più al limite, stona sempre di più la proposta della giunta di centrosinistra di Giuseppe Sala di installare, proprio in piazza Duca d'Aosta, una targa commemorativa per celebrare i migranti arrivati negli ultimi anni a Milano.

Un'idea che la consigliere comunale ed europarlamentare della Lega Silvia Sardone stronca così: "Quest’ultima vicenda dimostra ancora una volta come il sindaco Sala e la sua maggioranza vivano in un altro pianeta: avevano storto il naso per i blitz in stazione, sono contrari all’istituzione delle zone rosse e a dotare la polizia locale del taser, ma sono in prima linea quando c’è da manifestare a favore degli immigrati".

Infine, l'esponente del Carroccio, chiosa così: "Un mondo alla rovescia, che ovviamente danneggia i tanti milanesi che chiedono legalità e sicurezza".

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