Milano si mette in musica: un recital al Manzoni

Da «O mia bela Madunina» a «Luci a San Siro», mezzo secolo di canzoni ispirate alla città

Milano si mette in musica: un recital al Manzoni

Canzoni milanesi ma non solo canzoni dialettali. L'appuntamento con le origini della musica meneghina è stasera alle 21 al Manzoni che ospita un pezzo di Milano com'era e com'è diventata. Perché se è vero che si parte da un monumento del vernacolo sul pentagramma come O mia bela Madunina è anche vero che si arriva al Vecchioni di Luci a San Siro, attraversando così quasi mezzo secolo di brani che hanno accompagnato l'evolversi da città in metropoli.

«Il Manzoni canta Milano» è il titolo della serata, presentata da Mino Taveri con una squadra di tutto rispetto che comprende Luciano Bertoli (voce recitante), Debora Tundo (voce e contrabbasso), Alberto Simonetti (violino e viola), Alessandro Lupo Pasini (pianoforte e testiere), Roberto Ricci (percussioni) e la partecipazione straordinaria del tenore Rodolfo Maria Gordini. Il concerto musical sulla Milano di ieri è un'iniziativa di solidarietà in favore del centro di riabilitazione specialistica dell'ospedale «Luigi Sacco». Ma pensare a questa serata soltanto dal lato della beneficenza sarebbe un errore.

Organizzato dal circolo «Navigli - Artisti e patriottica» che, nel corso degli anni, ha riunito molti circoli in difficoltà assicurando loro continuità e avvenire, il concerto saprà offrire suggestioni impensabili dato l'ampio repertorio a cui ricorrerà fin dall'eco lontana di tanti motivi portati al successo da Ornella Vanoni, musa inarrivabile delle canzone meneghina, fino appunto agli ultimi cantori.

Tra questi spicca il Vecchioni di Luci a San Siro, un brano del 1980 che tuttavia è rimasto impresso nella memoria collettiva e ha dato melodia e parole a uno dei simboli storici della città. Una tradizione che annovera infiniti titoli da Ma mi alla Bella gigogin, da La gagarella del Biffi Scala ai Gufi con Porta Romana. Indimenticabili motivi da riascoltare col sorriso.

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