Coronavirus

Termoscanner e fasce orarie per "over 65" nei supermercati lombardi

Il governatore Attilio Fontana ha firmato un'ordinanza in cui si "raccomanda" l'utilizzo dei termoscanner all'ingresso dei supermarket ed il divieto assoluto di entrata per chi ha una temperatura superiore a 37,5°C. Si ipotizza anche una fascia oraria per "over 65"

Termoscanner e fasce orarie per "over 65" nei supermercati lombardi

Novità per i supermercati lombardi con maggiori misure di sicurezza per chi va a fare la spesa: vietato l'ingresso a chi ha più di 37,5°C ed ipotesi fasce orarie per gli "Over 65". Sono queste le nuove misure anti-contagio "raccomandate" dal governatore della Lombardia Attilio Fontana firmate nell'ultima ordinanza.

Ecco, quindi, i termoscanner simili a quelli utilizzati negli aeroporti: come riporta il Corriere, la sperimentazione è cominciata nella giornata di ieri in alcuni supermercati di Sesto San Giovanni. All'ingresso, un addetto alla sicurezza ha misurato la temperatura ai clienti in fila, negando l'ingresso a chi superasse la soglia corporea di 37,5°C, considerata lo spartiacque tra un negativo ed un potenziale positivo.

Alcuni dubbi

Per la giornata di oggi è previsto l'inizio della sperimentazione da parte dell'Esselunga ma non è detto scatterà subito anche tra le altre catene della grande distribuzione. Da quanto riportato, regna un po' di confusione circa l'utilizzo degli strumenti e da part di chi. "C’è da chiarire da chi far eseguire le rilevazioni. E occorre anche reperire i termometri", spiegano alla Coop. Al Carrefour, i termoscanner sono disponibili perchè "erano stati acquistati per i dipendenti ma è ancora da definire come utilizzarli con i clienti", dicono. Stesso discorso anche per i Pam dove c'è una "Valutazione in corso".

Fasce orarie per gli "over 65"

Oltre ai termoscanner, il Governatore Fontana ha ipotizzato l’opportunità di riservare apposite fasce orarie per gli anziani. "Altri Paesi hanno già sperimentato: dalle 8.30 alle 10.30, ad esempio, per gli "Over 65 potrebbe agevolare", ha dichiarato. Intanto, dal Carrefour alla Coop, è scattato l’accesso veloce per medici, infermieri e per i volontari delle associazioni che fanno la spesa per anziani e malati: "Saltano la coda gli operatori sanitari, i volontari, la protezione civile. Basterà presentarsi con un tesserino di riconoscimento".

Supermercati "blindati"

Il coro è un'anime, dal premier Conte ai governatori delle regioni italiane: bisogna evitare gli assembramenti, garantire protezioni a lavoratori e clienti è la linea comune per ridurre il rischio contagio. Le prime misure di sicurezza sono state adottate da giorni: cassiere con guanti e mascherine, gel igienizzante all’ingresso, barriere in plexiglass alle casse. "Regoliamo gli accessi in modo da rendere possibile il distanziamento. E il monitoraggio del numero delle persone in negozio è continuo. Teniamo anche aperte casse alterne per garantire una maggiore distanza", spiegano all’Esselunga.

Le catene della grande distribuzione hanno favorito la spesa a domicilio per gli anziani azzerando il costo della consegna "e sarà cosi fino a quando l’emergenza non sarà finita".

Tempi biblici

Purtroppo, però, le tempistiche per la consegna della spesa rimane molto lunga: anche se il servizio è gratis, gli anziani non lo utilizzano se la spesa arriva dopo settimane. È per questo che viene favorita la consegna tramite i volontari, tagliando la coda a chi si presenta con tesserino.

Carrefour ha scelto quattro negozi in città dove, agli "Over 65", è garantita la consegna in giornata: "Possono chiamare la mattina, ordinare fra ottanta prodotti di prima necessità, e la spesa arriva a casa entro sera".

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