Cronaca locale

Monteverdi, operisti in chiesa Un concerto dei Civici Cori

Composizioni tra Sei e Settecento. Dirige Mario Valsecchi

Concerto di Natale oggi a partire dalle ore 17 nella Chiesa di San Fedele di Milano (piazza San Fedele 4). La musica «da chiesa», con brani di operisti italiani che hanno lavorato tra il Sei e il Settecento. Ovvero musiche di Monteverdi, Cimarosa, Cavalli, Legrenzi, Caldara e Jommelli. I civici cori della Civica scuola di musica «Claudio Abbado». In campo Francesco Girardi col maestro preparatore del coro Mario Valsecchi (direttore). La parola chiave: melodramma. Un po' di storia.

I secoli XVII e XVIII, in Italia, vedono crescere e affermarsi il melodramma. Si aprono i teatri pubblici, si formano cantanti capaci di sviluppare le proprie doti vocali e di affrontare più ampie tessiture. Un nuovo genere che esce dai ristretti ambiti delle corti per offrirsi a un pubblico più ampio ed eterogeneo. Il successo o meno di una rappresentazione diventa per i musicisti un'opportunità che consentirà a molti di loro di essere chiamati a esportare in tutta Europa la propria arte; per contro, però, non viene ancora raggiunta una stabilità professionale. Stabilità garantita invece dall'impiego presso una chiesa importante nei ruoli di maestro o vice maestro di Cappella. Il programma è costituito da una successione di brani solenni, di organico corale pieno, e da altri brani di minore consistenza. In campo, come si diceva I Civici cori che vantano una bella storia e il maestro Valsecchi. I Civici Cori rappresentano un Istituto della Civica Claudio Abbado, fondata nel 1862 per fornire strumentisti e coristi alla Scala. L'istituto appartiene alla fascia di formazione definita «amatoriale» che, accanto a quella di formazione «professionale», si rivolge agli appassionati che desiderano accostarsi alla pratica, nell'ambito specifico del canto corale. La partecipazione ai Civici consiste nella frequenza al corso di formazione. Lo studio e l'esercitazione a sezioni separate e la concertazione d'assieme conducono alla realizzazione di opere del patrimonio corale, dalle forme tipiche della polifonia rinascimentale alle composizioni classiche, romantiche e contemporanee per soli, coro e orchestra.

LuPav

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