Se al commerciante non è preso un infarto dopo aver letto il conto della multa, allora potrebbe essere la salvezza dei milanesi. Perchè se dovesse pagare, sistemerebbe almeno in parte il Bilancio del Comune, un «assestamento» non previsto. La sua sanzione vale almeno uno sconticino sull'Imu o sull'Irpef. I cittadini incrocino le dita, anche se la sensazione è che qualche zero si perderà tra ricorsi e cavilli. Per ora è impressionante sapere che i vigili hanno affibbiato ieri una multa record da 15 milioni di euro ad un negoziante cinese di via Giordano Bruno 18. Il commerciante, di 51 anni, è proprietario anche di un magazzino in via Boffalora. Da un camion che proveniva da lì e stava scaricando merce nella zona di Chinatown sono scattati i controlli dei vigili che hanno portato fino al magazzino. Sono state sequestrate in totale 180mila pile, 800 giocattoli «sparabolle» e tremila flaconi di colla non a norma e pericolosi per la salute. La multa: 300 euro per ogni batteria con livelli di cadmio superiori ai livelli di legge e senza contrassegno a cui si aggiungono 22mila euro per la vendita di pile senza autorizzazione e per il commercio abusivo, per un totale di 15 milioni e 233mila euro.
Un precedente qualche giorno fa, sempre in zona Sarpi. I vigili hanno sequestrato in due negozi 39mila pile con livelli di cadmio fuorilegge.
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