Era attesa a fine ottobre la risposta ai 90 quesiti presentati da associazioni, imprese e singoli cittadini sul progetto di riapertura dei Navigli. Il 25 settembre il Comune ha presentato il dossier delle osservazioni ricevute dopo il tour nei quartieri coinvolti (5 tratti tra via Gioia, San Marco, Sforza-Policlinico, Vetra e Conca di Viarenna). «Decideremo entro un mese» aveva annunciato il sindaco Beppe Sala. Ora l'assessore alla Trasparenza Lorenzo Lipparini spiega che l'esame dei 90 quesiti «che vogliamo cercare di portare a bordo, da modifiche dei sensi unici ai ponti mobili, sta portando via più tempo del previsto. Se presenteremo il documento definitivo entro fine dicembre il cronoprogramma non subirà comunque smottamenti». Il 2019 servirà alla progettazione definitiva, i primi cantieri sono previste «entro fine mandato». Se, appunto.
É scattata la corsa contro il tempo e a questo punto è facile che l'avvio dei lavori sarà comunque scaglionato, potrebbero iniziare proprio quelli in via Gioia che raccolgono più critiche, da comitati e pure da Assolombarda per gli effetti sul traffico. «Stiamo individuando posteggi» dice. Il 16, 22 e 28 novembre sono previsti incontri pubblici sul futuro dei Navigli. E oggi alle 17.30 in piazza Scala un presidio per il no.ChiCa
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