Negozi, è ripartito il «risiko» di via Dante

Negozi, è ripartito il «risiko» di via Dante

Via Dante è il «palcoscenico» del trasformismo. Se fosse una farfalla potremmo dire che è il corpo di Milano che subisce una metamorfosi lampante rispetto ad altre zone: i negozi aprono, si spostano, chiudono e tra l'altro, a colpo d'occhio, la strada si sta orientando a diventare una vetrina per la bellezza maschile più che femminile. In questi giorni tutta la prima parte dell'arteria dello shopping pratico e a portata di mano, di lusso ma senza esagerazione, è un cantiere di novità e preparativi. Non possiamo riferirci ai numeri civici, perché Milano, e via Dante in particolare, è deserta di numerazione, comunque lo store della Triumph, il celebre marchio di intimo, ha lasciato il posto all'altrettanto celebre etichetta d'ottica Salmoiraghi e Viganò.

Il negozio in «rosso» che aveva aperto in 175 metri quadrati il 26 settembre 2011 con una festa a base di vip e modelle si è spostato due porte più indietro rispetto a piazza Cordusio, in uno spazio più ristretto. Da anni si parla degli affitti esagerati a cui via Dante costringe i negozianti che, come nel caso del ristorante e pizzeria «Castello», alla fine sono costretti a chiudere. A resistere sono le grandi catene, come appunto Salmoiraghi, che sta per esordire al posto della Triumph nei quasi 200 metri quadrati attaccati a piazza Cordusio.

Esattamente nell'altro lato della strada, vicino all'incrocio con via Meravigli, ha inaugurato G - Star Raw, marchio rampante del jeans olandese. Stile essenziale, tutto nero, commessi vistosi alla Abercrombie's. «L'Italia è importante per noi, perché in questo Paese c'è gran parte dell'industria della moda e il livello del gusto dei consumatori è elevato. I clienti italiani sono preparati. Pitti Uomo è inoltre diventata la nostra base” aveva detto Jonas Bach, direttore delle vendite in Europa in occasione del salone fiorentino, scelto per dare il via allo sbarco a Venezia e a Milano, in via Dante appunto. Molte sono ormai le aziende che arrivano dall'Europa del Nord con proposte economiche, idee originali, una moda di fantasia ma con rigore e a suo modo superclassica. E proprio a due passi dallo stile che viene dal freddo, la strada centrale del passeggio cittadino presenta un'altra prossima apertura: «Desigual», il look caliente made in Spagna dai colori accesi, disegni vorticosi, linee infantili, che ha conquistato corso Buenos Aires.

Ma non finisce qui. All'angolo con via Prospero sta per aprire «Womo», dedicato interamente alla cura del corpo maschile: dalla rasatura in giù. E' in continuo aumento l'interesse del maschio verso l'estetica e se osserviamo via Dante è di rigore una pepata riflessione: Triumph, simbolo della vanità femminile si rimpicciolisce, s'ingrandisce invece il reparto della strada rivolto al fascino del sesso rude, che ormai rude non è più; qui l'uomo può trovare dalla toilette, anche da Kihel's ieri ci si faceva con diletto la barba in vetrina, al vestiario con una «Camicissima» a tutto spiano dove per un appuntamento perfetto si può acquistare all'ultimo minuto una camicia che non si stira.

E' diventato fisso il punto vendita di «Nashi», la linea italiana di prodotti a base di olio di Argan, comunemente territorio della curiosità femminea.

Quando quest'estate «Nashi» ha esordito doveva essere una base temporanea legata ad Expo, invece il negozio di shampoo e oli da massaggio, unisex, possiamo tranquillamente affermare, ora permane in un collocazione che camminerà ben oltre Expo, come confermano le commesse.

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