Milano rischia di vincere la palma della città europea con più graffiti. La giunta ha promosso a pieni voti il progetto lanciato giorni fa dall'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza: «Entro il 2015 daremo cento muri liberi ai writers per sfogare la loro creatività». É piaciuto a tutti, nella seduta di ieri ne hanno discusso per oltre un'ora e ogni assessore vorrebbe metterci il cappello. Anche se la Rozza ha chiarito ai colleghi che il messaggio che dovrebbe passare non è una linea troppo buonista con i graffitari, ma spazi alla street art e sanzioni anche più pesanti per chi imbratta i monumenti. Tant'è, il progetto ormai marcia veloce, entro fine anno verrà redatta una mappa dei muri liberi, d'accordo con i consigli di zona, e tra le prime opzioni spuntano «i sottopassi pedonali, le centraline di Mm e Ferrovie, i magazzini Recarcalti della stazione Centrale se Grandi Stazioni volesse destinarle a museo della street art finchè non parte un vero piano di riqualificazione» propone la Rozza.
Ma il Comune continua a mandare un doppio messaggio a chi si diverte a sporcare i muri. Giorni fa anche il sindaco ha partecipato al sopralluogo alla Palazzina Liberty ripulita dagli scarabocchi. Però, riferisce il consigliere Fdi Riccardo De Corato,. «la Zona 6 intanto ha concesso 1.900 euro (più 600 per bombolette e colori) a due writers che da anni imbrattano i muri per fare il restyling di una biblioteca. Non solo giustificano i graffitari, ma li pagano pure».
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