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Netrebko non va alla Scala: attività "sospesa"

Netrebko non va alla Scala: attività "sospesa"

Vacillano gli spettacoli con artisti russi alla Scala, dopo il caso del direttore d'orchestra Valery Gergiev, amico personale di Putin, che non ha risposto alla richiesta del sovrintendente Dominique Meyer, e del sindaco Beppe Sala, presidente della Fondazione, di prendere le distanze dalla guerra. Adesso scoppia il caso del soprano Anna Netrebko (nella foto), che sebbene abbia condannato il conflitto, ha fatto sapere che non intende salire su quel palco il prossimo 4 marzo, quando doveva andare in scena con l'opera lirica di Francesco Cilea, «Adriana Lecouvreur» (in cartellone fino al 19).

Tutto è iniziato il 24 febbraio, giorno dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, quando il sindaco ha chiesto a Gergiev di dissociarsi. Subito dopo, anche il sovrintendete scaligero Meyer ha inviato un messaggio al direttore, che la sera prima aveva fatto roteare la sua bacchetta sul podio del Piermarini, per la Prima della «Dama di Picche», riscuotendo notevole successo, tranne qualche «buuh» iniziale legato alla sua cittadinanza. E che poi era partito alla volta di New York, dove avrebbe dovuto tenere tre concerti. Ma per timore delle proteste, addio maestro. Pochi minuti dopo l'aut aut della Scala, è arrivata la notizia che Gergiev non avrebbe diretto i Wiener Philharmoniker nella tournèe negli Usa, alla Carnagie Hall. Una catena inarrestabile di «altolà».

Una reazione a catena innescata dalla Scala che ha travolto Gergiev anche a Moncaco, dove il sindaco lo ha rimosso dall'incarico di direttore della Filarmonica. E a Edinburgo, dove il maestro ha anticipato i tempi, dimettendosi dalla carica di presidente onorario del Festival musicale. In tutto questo, da Gergiev nessuna notizia. Mai una risposta. Tanto che alla Scala spiegano di non avere ancora alcuna rinuncia ufficiale. Ma certo «a questo punto, è escluso che la collaborazione con la Scala prosegua» aveva detto un paio di giorni fa il sindaco Sala, mettendo una pietra tombale sull'ipotesi di un «ravvedimento».

Gli strascichi in cui si è sfilacciata questa storia hanno coinvolto altri artisti, e non solo nel cast della «Dama di Picche» che è tutto russo a eccezione della Grigorian. A scendere in campo, è stata la superstar Anna Netrebko. Lei, che al Piermarini è di casa, fin dall'inizio aveva preso le distanze dal conflitto. Ma a sorpresa ieri l'escalation dei sentimenti deve aver preso il sopravvento.

E su Instagram ha postato la foto di un articolo che ipotizzava un suo forfait per indisposizione, scrivendo «sono in salute ma non vengo». Poi la comunicazione in serata: «Sospendo. Questo non è il momento di fare musica».

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