Il noir approda a Milano Sei giorni da brivido con i film di suspense

Il festival partirà l'8 dicembre: le proiezioni in programma fino al 14. Si inizia a Como

Stefano Giani

Giallo e nero. Due colori che sul grande schermo sembrano sinonimi. Sembrano. Daltonismo cinematografico. Se infatti il primo è prevalentemente - ancorché non necessariamente - la storia di un delitto da decriptare e risolvere, inquadrando il volto del colpevole e il movente, il secondo ne è una divagazione. A monte. È la dimensione del disagio sociale e psicologico che spinge i protagonisti, sconfitti e sradicati, oltre i confini dell'illegalità. Tra le braccia del crimine e del delitto. Confonderli è peccato e la Settima Arte li distingue e li separa, laddove invece la letteratura tende ad assimilarli.

Le immagini sottolineano più di quanto le parole riescano a fare, tuttavia all'una e all'altra tinta appartengono capolavori e un denominatore comune. Il brivido. Talvolta, la paura. Assai raramente il mistero, perché quest'ultimo finisce sempre squarciato e smascherato. Milano è sempre stata culla del noir e torna a esserlo da dicembre quando film e libri che gravitano in quest'orbita scenderanno in passerella in una kermesse che fino all'anno scorso aveva trovato in Courmayeur la sua sede originaria. Dopo un quarto di secolo di supense alle pendici delle montagne valdostane, da quest'inverno «Noir in festival» si trasferisce sotto la Madonnina, con un preambolo a Como. Riva di un lago che molto ne sa di cinema e di turismo.

Casino royale e Ocean twelve, tanto per citare due titoli noti, accanto a volti di Hollywood come George Clooney, di casa sulle sponde del Lario. Il capoluogo insomma ha dimestichezza con il cinema e la rassegna del noir troverà la sua apertura proprio in questa cornice. Si parte l'8 dicembre, festa dell'Immacolata, e per chi non sarà partito per il primo ponte invernale sarà l'occasione per immergersi nelle acque del noir. Dal giorno successivo il festival si trasferirà a Milano che presterà locali, tecnologie e professionalità grazie allo Iulm e ad altre cornici ancora in fase di selezione.

L'università di lingue moderne metterà a disposizione il suo know how attraverso gli specialisti di comunicazione che nutriranno social e nuovi media delle informazioni relative al festival, mentre docenti e allievi del corso di laurea in traduzione simultanea presteranno l'abilità loro congeniale in questa iniziativa, nuova per la metropoli.

L'esodo del «Noir in festival» da Courmayeur segna una sterzata dopo 25 edizioni celebrate nel centro sciistico valdostano. I motivi del trasferimento stanno in un contratto scaduto che non ha trovato uguale entusiasmo nel rinnovo e forse nemmeno finanziamenti per proseguire la sua attività ai piedi delle Alpi. Milano e Como ne hanno tratto beneficio allargando gli orizzonti specialistici. La nostra città non annovera festival generalisti ma risulta pronta e reattiva nei vari settori e segmenti di approfondimento. Insomma, una volta esisteva il Mifed, targato Fiera di Milano.

Era un'occasione in cui ferveva il mercato di audiovisivi, destinato al grande e a l piccolo schermo. Quella stagione si è chiusa e adesso Milano riprende la sua immagine diventando una vetrina in cui brillano le novità del cinema in ogni declinazione. Dai film indipendenti allo sport. Ora si aggiunge anche il Noir.

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