Nomadi, ok all'accordo Il governo sblocca 5 milioni

Dopo il tavolo provinciale sulla sicurezza della scorsa settimana in cui il prefetto ha alzato la guardia sul fenomeno rom che sta tenendo in all'erta molti quartieri, ieri la giunta ha approvato la Convenzione con la prefettura per la gestione del Piano rom, sinti e camminanti 2012-2014 approvato lo scorso novembre. Il governo ha sbloccato i 5,6 milioni di fondi stanziati dall'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni a Milano quand'era sindaco Letizia Moratti con l'obiettivo di arrivare all'azzeramento dei campi nomadi. Poi i fondi dell'emergenza rom sono rimasti negli anni fermi a rom e adesso finalmente può ripartire la convenzione Comune-prefettura. I fondi, ha anticipato l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, verranno impiegati in tre ambiti di intervento. Il primo - a cui sono assegnati 2,2 milioni di euro - riguarda l'allontanamento dai campi irregolari, la messa in sicurezza delle aree anche in accordo con i privati, la gestione della prima accoglienza nei centri di emergenza sociale. Il secondo è destinato all'accompagnamento sociale ed è attuato esclusivamente tramite enti del terzo settore per circa 2,1 milioni. Gli ultimi 1,3 milioni riguarda interventi di gestione dei campi esistenti, i controlli della Polizia locale e la realizzazione di un campo di sosta temporanea. Nella stessa delibera è stato definito anche il finanziamento annuale di 300mila euro per la gestione sociale della popolazione rom. Metà dei fondi destinati dunque all'«accompagnamento sociale», una formula che negli anni si è tradotta con assegnazione di case popolari attraverso le associazioni del terzo settore - con evidenti polemiche da parte delle famiglie in attesa di una casa dell'Aler - e assegni per il rimpatrio.

Ieri il consigliere di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato (nella foto) è tornato a contestare la linea soft del sindaco Pisapia contro le favelas abusive, «persino il ministro degli Interni del presidente Hollande, il francese Manuel Valls, in un'intervista pubblicata su Le Figaro dichiara che i rom non vogliono integrarsi, che è favorevole agli sgomberi ed è scettico sull'integrazione dei nomadi. L'esatto contrario della politica di Pisapia, che è quella della coesione sociale». Parigi «nel 2012 ha espulso 12.800 rom».

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