«Non date le caserme ai nomadi»

Pisapia promette verde e housing sociale nelle aree cedute dall'esercito, il centrodestra non si fida

«Non date le caserme ai nomadi»

Michelangelo Bonessa a pagina 4

Il sindaco promette che la Piazza d'Armi, su cui da almeno vent'anni sono cessate le esercitazioni militari, diventerà un grande parco. Qui potrebbe nascere anche la Città dei bambini, «abbiamo già un museo dedicato ai più piccoli e ho sempre sognato di creare una piccola città per loro, ne parleremo ovviamente con i cittadini» spiega Giuliano Pisapia. Housing sociale e servizi invece alla caserma «Mameli» che per anni ha ospitato i bersaglieri. Ieri a Roma ha firmato il protocollo d'intesa con il Ministero della Difesa e l'Agenzia del Demanio per il passaggio e la trasformazione di tre immobili dismessi di proprietà dell'esercito. Milano «incassa» Piazza d'Armi in via Forze Armate, la «Mameli» e anche i «Magazzini Baggio» in via Olivieri 4: un totale di 503mila metri quadrati, di cui solo 48.300 già edificati. L'assessore al Welfare ha chiesto per mesi al governo di assegnare le caserme abbandonate all'amministrazione per dedicarle all'emergenza profughi, o all'accoglienza dei rom sfrattati dai campi. E il centrodestra non si fida e punta i piedi: «Siano dedicate veramente a servizi ai milanesi, o è meglio far ritornare i militari per la sicurezza».

Quaranta minuti e la stazione Centrale va in tilt. Settanta treni sono stati cancellati, ritardati o deviati. Un vero delirio: il blocco infatti ha riguardato anche i monitor e gli altoparlanti perciò centinaia di persone sono rimaste bloccate senza sapere nulla. Dopo le 11,30 il sistema che gestisce treni e non solo si è ripreso, ma il danno ormai era fatto. I disagi si sono protratti per tutta la giornata. Il Codacons ha annunciato un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio.

Chiara Campo a pagina 3

«Qua bisognerebbe sapere chi deve dirigere la baracca». È duro il presidente di Infrastrutture lombarde Paolo Besozzi dopo il blitz del commissario Expo Giuseppe Sala che ha affidato la direzione dei lavori a Italferr. Una protesta condivisa anche da Mm, società del Comune.

Per qualcuno è stato un affare, per altri meno.

E c'è di mezzo anche Mario Balotelli, in qualità di investitore e non di calciatore. «La più moderna pista indoor di Kart elettrici al mondo» recita lo slogan della società del kartodromo, nasconde in realtà un buco milionario.

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