Nuova retata in Centrale Ma restano il degrado e le polemiche politiche

Dieci i migranti in questura per le verifiche Bloccata la manifestazione degli anarchici

Marta Bravi

Una decina di persone portate in Questura per l'identificazione. Questo il bilancio dei controlli eseguiti ieri in Stazione Centrale. «Si tratta - spiega la Questura - di una operazione di controllo che la Polizia effettua quotidianamente come servizio di prevenzione e controllo del territorio e di prevenzione dei reati». A una ventina di giorni dallo spettacolare blitz in Stazione con tanto di elicotteri e agenti a cavallo, continuano le operazioni della polizia in una delle zone più calde della città. «Il controllo più approfondito di ieri, è solo l'ennesimo di una lunga serie dal 2 maggio - spiega l'assessore alla Sicurezza del Comune Carmela Rozza -. Ringrazio le forze dell'ordine per l'impegno e l'attenzione che hanno sulla nostra città». Così se il bilancio di ieri è del tutto simile a quello del 2 maggio, con un decina di persone portate in via Fatebenefratelli , la situazione in piazza Duca d'Aosta e dintorni non sembra molto migliorata.

«Ormai i proprietari dei negozi e dei palazzi attorno a Duca d'Aosta devono recintarsi il marciapiede se non vogliono immigrati che dormono davanti agli ingressi. Soprattutto quando devono fare dei lavori, come in questi giorni all'angolo tra la piazza e via Pirelli - la denuncia del capogruppo di fratelli d'Italia in Regione Riccardo de Corato -. Sempre da quel lato della piazza, i migranti campeggiano in pianta stabile sotto gli alberi delle aiuole. E meno male che oggi ci sono stati nuovi controlli in Stazione! Li fanno solo di fronte all'ingresso, ma basta attraversare la strada per trovare gli accampamenti».

Così non si allenta il clima di tensione in città. Su due fronti: da un lato i centri sociali che ieri hanno organizzato un presidio in via Fatebenefratelli per protestare contro il blitz e sul fronte delle minacce verso chi sostiene l'immigrazione. Dopo le pesantissime intimidazioni ai sindaci Siria Trezzi (Pd) primo cittadino di Cinisello Balsamo, e Monica Chittò, sindaco di Sesto San Giovanni firmatarie del Protocollo della Prefettura sull'accoglienza dei profughi, ieri è toccato all'assessore Rozza (Pd). «Alle minacce non do peso - replica l'assessore - ma chi scrive queste cose non si accorge che odio chiama odio e soffia sul fuoco della violenza e dell'insicurezza».

«A poco più di 20 giorni dalla maxi retata e poco meno di una settimana dalla manifestazione oceanica che ha attraversato la città- scrivono gli autonomi - oggi nuovi rastrellamenti delle forze dell'ordine in Stazione Centrale per pulire la piazza dai migranti. Le politiche del decoro urbano diventano sempre più parte integrante dell'amministrazione. I rastrellamenti, più o meno spettacolari, rientrano sempre più a far parte della normale routine». Nel mirino dei controlli anche i ragazzi, di area anarchica secondo le ricostruzioni, che stavano preparando la manifestazione di protesta davanti alla Questura.

I ragazzi si erano ritrovati in stazione, per poi spostarsi in Fatebenefratelli.

Intanto il Pd tira dritto e organizza questa sera all'opera Cardinal Ferrari un incontro su «un'accoglienza responsabile e trasparente, costruita sul doppio binario dell'inclusione e della sicurezza».

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