«Mezzogiorno di fuoco» a Palazzo Marino? Forse. Il sindaco ha convocato oggi alle 12 i sindacati che hanno indetto per il 3 febbraio il primo sciopero generale dopo vent'anni (l'ultimo risale a maggio 1997). «Per mesi - si legge sui volantini che annunciano la mobilitazione - abbiamo cercato inutilmente un confronto aperto e costruttivo con l'amministrazione, adesso basta. É arrivato il momento di rivendicare salario, diritti e dignità». Oltre allo sciopero hanno organizzato un corso che partirà alle 9.30 da piazza Castello per arrivare a Palazzo Marino, sotto la finestra del sindaco. Cgil, Cisl e Uil protestano «contro l'arroganza dell'amministrazione comunale, per il ripristino delle corrette relazioni sindacali», contro «la privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi, per le assunzioni necessarie a garantire la qualità delle prestazioni erogate agli utenti», contro «le continue riorganizzazioni». Non ultima c'è la questione degli incarichi limitati per motivi di salute dei vigili, il sindaco intende avviare una serie di controlli per riportare più agenti in strada. E la questione delle nuove assunzioni annunciate per la digitalizzazione della macchina amministrativa: prima i giovani è l'input, ma i sindacati chiedono il rispetto delle graduatorie già in vigore. Sala ha premesso nei giorni scorsi che non è intenzione della giunta scongiurare lo sciopero, «con i sindacati ci parleremo - con lui ci sarà l'assessore al Personale Cristina Tajani -, ascolteremo le loro opinioni e loro ascolteranno le nostre. Le discipline digitali richiedono professionalità che vanno ricercate. Quindi, dal mio punto di vista, ritengo legittimo che si seguano le graduatorie ma quando si vuol fare una cosa del genere, per la città, si vadano a ricercare le professioni migliori. Quello che cerco di fare è essere conseguente a quello che ho detto in campagna elettorale dove ho sottolineato la necessità di lavorare sull'informatizzazione del Comune».
I sindacati protestano anche contro «l'eccesso di spesa per i consulenti esterni». É stato appena nominato direttore dell'area Emergenze sociali invece Cosimo Palazzo, che durante la giunta Pisapia aveva un contratto di collaborazione ex art 90 (gli staff degli organi politici, scelti senza bando) nell'assessorato di Pierfrancesco Majorino.
Ora è stato scelto tra 17 candidati al bando che si è chiuso a dicembre. Ma il capogruppo di Fi Gianluca Comazzi solleva dubbi: «É incredibile che venga arruolato un altro dirigente amico, ed emerge proprio alla vigilia dell'incontro con i sindacati».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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