Oltre cento siriani dormono in strada L'assessore del Pd: «Renzi se ne frega»

L'assessore al Welfare del Comune attacca ancora il governo Renzi. Sull'emergenza Siria, ha decretato ieri Pierfrancesco Majorino, «è un colabrodo, se ne frega, è assente. Poi però nessuno si commuova di fronte alle bare». Lo sfogo arriva dopo una notte in cui Milano ha dovuto alzare bandiera bianca e costringere almeno cento profughi a dormire per strada o in stazione. Ma i posti letto sono finiti, il Comune ha accolto nei centri di emergenza di via Aldini e viale Toscana più di 500 persone, gli altri per strada. Dalla metà dello scorso ottobre ad oggi ricorda Majorino «la città ha assistito circa 5mila persone, di cui un terzo bambini. Ma l'emergenza si ripete sistematicamente. I recenti sbarchi sulle coste della Sicilia hanno generato un flusso di persone verso Milano». E ieri notte «l'Unità di crisi, che comprende molte realtà del Terzo settore e volontari, non è riuscita ad accoglierli tutti: troppe le persone arrivate a Milano per gli spazi disponibili, in assenza di altre strutture non comunali». L'assessore al Welfare rilancia ancora una volta «l'appello al Governo affinché smetta di ignorare cosa sta succedendo sulle coste del Sud, lungo la Penisola e a Milano e si attivi presto».
Il consigliere comunale di Fdi Riccardo De Corato, dello sfogo dell'assessore sottolinea la «conferma che l'operazione Mare Nostrum sta trasformando Milano nel vero porto di arrivo, A patire di più l'ingresso di migliaia di profughi non sono tanto i centri di Pozzallo o Lampedusa dove sbarcano, ma Milano».

E il problema è che «queste persone sono puntualmente bloccate all'uscita dall'Italia e tornano a Milano, che sta diventando un porto franco. Si tratta di una situazione insostenibile, causata proprio dall'operazione Mare Nostrum di cui dobbiamo ringraziare il governo Renzi-Alfano. Va fermata»

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica