Tra le peculiarità per cui Milano è conosciuta anche come una città dalla bellezza a tratti inaspettata, ci sono i suoi meravigliosi giardini e cortili nascosti tra le mura dei palazzi privati e pubblici. Non sono da meno i nidi, le scuole dell'Infanzia e le primarie dove negli ultimi anni sono nati oltre 250 sorprendenti «orti nascosti» nei giardini o all'interno degli edifici scolastici, progettati e curati dai bambini insieme a educatori, genitori e nonni, grazie al supporto di fondazioni e associazioni. «Il rapporto con la natura, il rispetto per l'ambiente, la consapevolezza di quanto ogni spazio verde in una grande città sia prezioso sono i valori cardine dei progetti di orti nelle scuole che possiamo portare avanti grazie alla collaborazione indispensabile di associazioni e famiglie - commenta l'assessore all'Educazione Laura Galimberti -. Progetti che, raccogliendo anche l'eredità di Expo, ci aiutano a tenere alta l'attenzione su una corretta educazione alimentare».
Tra i progetti si contano «Orti nelle scuole. Seminiamo insieme per formare i futuri cittadini» del Rotary che da diversi anni, attraverso la formazione di docenti e famiglie, coinvolge 94 scuole, oltre 5mila bambini e ragazzi, 437 educatori e docenti e 12.300 tra genitori e nonni nella cura dell'orto.
È nato nel 2012 il progetto «Mi-Coltivo- Orto a scuola» promosso dalla Fondazione Catella e avviato come progetto pilota nella scuola dell'infanzia e primaria Martinengo, esteso poi alle scuole Guicciardi e Martinelli e Forze Armate. Obiettivo: incoraggiare una sana e corretta alimentazione attraverso l'esperienza degli orti didattici.
Del 2012 il progetto «Appunti in città Giardini scolastici»: in nove scuole, una per municipio, bambini, insegnanti e famiglie hanno co-progettato e poi trasformato lo spazio esterno, per poi definirne le regole di utilizzo.Nel 2015 sono nati altri sei Orti scolastici stabili in altrettante materne.
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