Le otto «Stagioni» di Vivaldi e Piazzolla

Cosa c'entra Antonio Vivaldi con Astor Piazzolla? Apparentemente nulla. In realtà, 250 anni di storia sono magicamente uniti dallo stesso «filo rosso» musicale che, nel nome delle Quattro Stagioni, ci regala un evento inusuale. Ecco dunque l'opportunità di ascoltare, in vicendevole e speculare alternanza, contiguità e continuità, le «Quattro Stagioni» di Vivaldi e «Las cuatro Estaciones» di Piazzolla, proposte dall'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, guidata dal maestro Jader Bignamini e impreziosite dalla bravura della violinista Natasha Korsakova.
L'appuntamento è per giovedì prossimo, 21 febbraio (ore 20.30) - repliche poi venerdì 22 (ore 20) e domenica 24 febbraio (ore 16) - all'Auditorium di Milano in largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
«Si tratta senza dubbio di un concerto molto particolare - spiega il direttore d'orchestra Jader Bignamini - Decisamente intenso; abbiamo voluto accostare le Quattro stagioni di Vivaldi a quelle forse meno conosciute ma altrettanto interessanti di Piazzolla. E lo abbiamo fatto presentandole al pubblico in un ordine alternato e incrociato, per un motivo molto semplice e piuttosto logico. Vivaldi, compositore italiano, è nato nell'emisfero boreale del pianeta; al contrario Piazzolla, argentino, è nato nell'emisfero australe. Ciò significa che, quando da noi è primavera, nell'emisfero australe è autunno; quando là è estate da noi è inverno, e così via. Insomma, è una forma di rispetto nei confronti degli autori e delle stagioni meteorologiche così come effettivamente si presentano e vengono vissute».
Le stagioni musicali saranno interpretate invece da una solista eccezionale, Natasha Korsakova, «il cui violino - prosegue Bignamini - saprà interpretare con stile inconfondibile, supportato da una tecnica magistrale, i suoni onomatopeici delle stagioni vivaldiane, come saprà mirabilmente distillare dalle stagioni di Piazzolla quell'impronta tutta argentina, quel carattere che riporta inevitabilmente alla tradizione del tango». In questo caso con una particolarità rispetto a tutte le altre composizioni dell'autore, «ovvero - spiega ancora il direttore d'orchestra - l'incontro tra il tango e la musica colta, che si esprime ed estrinseca attraverso linee melodiche che riportano al materiale lirico, inframmezzato tuttavia da momenti spigolosi, quasi a significare la rabbia che può uscire, in alcuni momenti, dalla musica sudamericana».
Non solo. Per introdurre il particolare concerto, giovedì alle ore 18.30 si terrà una conferenza con ingresso libero proprio su «Il Vivaldi di Astor Piazzolla», con relatori Laura Nicora e Lorenzo Sorbo.
A dirigere le «otto Stagioni» sarà appunto la bacchetta del maestro Jader Bignamini apprezzato per il forte carisma e la personalità dirompente, nonché dotato di preparazione e raffinatezza musicale fuori dal comune.

Ha affinato e sviluppato le sue doti tecniche e artistiche nell'ambito dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dove già nel 1997, a soli 21 anni, viene scelto dal Maestro Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell'ensemble sinfonico. Nell'aprile 2012 è nominato Direttore Associato dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

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