Palazzo Marino vuole intitolare un teatro alla Melato

Il consiglio comunale ricorderà lunedì prossimo Mariangela Melato. L'attrice scomparsa venerdì scorso all'età di 71 anni era nata e cresciuta a Brera, figlia di una sarta e di un ghisa. Ma già ieri in aula è nata la proposta di intitolarle un teatro della città. Il capogruppo del Pd Carmela Rozza ha rivolto ai colleghi di maggioranza e opposizione l'invito a vptare im documento bipartisan per chiedere al sindaco di «dedicare un luogo di cultura della città, un teatro, a una delle nostre più grandi attrici».
Mariangela Melato è cresciuta in via Montebello, al civico 7. Ha frequentato le scuole elementari alla scuola del parco Trotter e quando era già avviata alla vita artistica, l'Accademia dei Filodrammatici, dove imparava canto e recitazione. La chiamavano la ragazza del Jamaica, passava le giornate tra le lezioni sul palcoscenico e lo storico bar nel cuore di Brera. Ronconi e lo Strehler sono il punto di svolta della sua carriera. Ha vissuto quarant'anni a Roma, ma negli ultimi anni aveva ripreso casa nella metropoli ambrosiana e di nuovo in zona Brera, non risparmiando giudizi durissimi sulla sua città.

Doveva essere a novembre, all'Elfo Puccini, l'ultimo incontro di Mariangela Melato con il suo pubblico. Era in cartellone dall'8 al 25 novembre con «Il dolore» di Marguerite Duras, per la regia di Massimo Luconi. Ma era stato annullato, a Milano e tutto il resto della tournèè a causa dello stato di salute dell'attrice.

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