Il papà di Lorenzo e Gilla travolti dal treno «Non si può morire per andare in spiaggia»

Pipolo sulla tragedia in Calabria: «Con la barriera non sarebbe successo»

«Un fatto del genere è impensabile, raccapricciante e ingiusto. Nel 2018 non è possibile morire in questo modo atroce: bastava una barriera, un passaggio più sicuro e non sarebbe successo»: è lo sfogo di Pietro Pipolo, il papà di Lorenzo e Gilla, di 12 e 6 anni, di Albairate (Milano), travolti e uccisi da un treno a Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria, mercoledì 8 agosto, mentre si trovavano in vacanza con la madre Simona Dell'Acqua e stavano obbligatoriamente attraversando l'unico binario per raggiungere il mare.

Nella settimana del funerale dei suoi due figli l'uomo rompe il silenzio e affida il suo pensiero allo Studio Tossani di Bologna, che si occuperà della difesa della famiglia. Pipolo, tramite i consulenti Luigi Peron e Linda Mazzon, si è infatti affidato alla società bolognese che sin dal 1952 (oltre sessant'anni) è specializzata nella difesa e tutela dei diritti dei danneggiati, per chiedere nell'interesse di tutti che sia fatta giustizia. «Se ci fosse stata la necessaria prevenzione e diligenza da parte degli enti competenti, il buon senso e l'attenzione che ciascuno di noi si aspetta dalle Istituzioni - spiega il genitore - la tragedia si sarebbe evitata. Il tratto dov'è avvenuta la tragedia dev'essere messo in sicurezza subito».

L'inchiesta che dovrà accertare i fatti dovrà rispondere alle domande di un padre distrutto dal dolore: «È inaccettabile - spiega lo Studio Tossani - che nel 2018 si debbano attraversare i binari per andare a trascorrere qualche ora in spiaggia.

Perché i sottopassi sono inagibili e inservibili? Il treno e il sistema frenante erano a norma? Il macchinista ha fatto il possibile per evitare l'investimento? Sono state correttamente applicate le norme in materia di sicurezza, con l'esatta collocazione degli appositi cartelli segnalatori? Ci occuperemo dell'assistenza legale alla famiglia e seguiremo passo dopo passo lo sviluppo delle indagini eventualmente partecipando, nel rispetto della legge, anche con indagini difensive specifiche e perizie cinematiche».

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