Il Pd milanese ha chiamato gli iscritti a scegliere il nuovo segretario. Quattro i candidati, che si richiamano alle diverse correnti nazionali del partito: la responsabile enti locali del partito Arianna Censi, espressione di «Area Dem», il consigliere comunale David Gentili, vicino ai seguaci di Pippi Civati e a qualche sostenitore locale di Gianni Cuperlo, l'ex sindaco di Rho Arianna Cavicchioli, espressione della ex maggioranza che fa capo a Pier Luigi Bersani e alla Cgil, e infine Pietro Bussolati, che si riconosce in Matteo Renzi.
Ieri sera, il dato finale dei circoli vedeva Bussolati in testa col 33,3%, Cavicchioli seconda al 30,5%, con Gentili al 19,6% e Censi al 16,6%. Il sistema di elezione prevede l'elezione diretta degli iscritti solo se il vincitore supera il 50% dei voti. Quindi tutto sarà demandato all'assemblea dei 150 delegati chiamata a riunirsi il 4 novembre. Ma in attesa dei risultati definitivi, arrivati ieri in serata dopo la chiusura alle 18 dei seggi nei 162 circoli chiamati al voto in città e in provincia, il partito fa i conti con il dato degli iscritti, piuttosto scoraggiante. Nonostante la corsa al tesseramento - le regole statutarie danno infatti diritto di voto anche a coloro che si sono iscritti ieri fino alle 18 - gli iscritti sono notevolmente calati. Nel 2012 infatti il partito aveva registrato nel milanese oltre 10.500 iscritti. A settembre, quindi prima del rush congressuale, il dato si era dimezzato in modo preoccupante. Nelle ultime settimane una risalita che ha coinciso con la campagna congressuale.
Nei giorni scorsi dal partito parlavano di una previsione di 8.500 iscritti per questo week-end congressuale. Ieri mattina, però, hanno constatato che il dato era sulle 6.500-7mila tessere.
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