Il Pdl: «Chiudere i centri sociali» Si teme per la prima della Scala

Cinque poliziotti contusi, lancio di petardi e uova con vernice. A pochi giorni dal corteo che ha bloccato il traffico in città e visto momenti di acceso scontro tra studenti e forze dell'ordine, ieri una contestazione degli autonomi al premier Mario Monti davanti all'Università Bocconi dove il professore era ospite di un convegno all'interno della manifestazione BookCity 2012. Immediate le reazioni dei politici, almeno di centrodestra. «Mi auguro - ha affermato il consigliere comunale e onorevole del Pdl Riccardo De Corato - che la contestazione al presidente del Consiglio da parte del Cantiere che ha circondato con cinquanta teppisti l'ateneo faccia capire a coloro che erano presenti ad ascoltare Monti, ad autorità, magistrati, prefetto, la pericolosità oggettiva di questo centro sociale». Rappresenta, insiste De Corato, «una vera e propria zona franca in via Monterosa ed è un segnale del livello di pericolosità raggiunto dai Centri sociali in città».
L'esponente si augura dunque che «prima che sia troppo tardi si abbia il coraggio di intervenire, nonostante le “coperture“ che questo Centro sociale ha avuto dal Comune, dove ha già fatto irruzione due volte senza conseguenze immediate». Per la secondo blitz, quello che settimane fa ha bloccato i lavori di una Commissione e spedito all'ospedale per contusioni due vigili in servizio a Palazzo Marino, il Comune ha sporto denuncia. Ma visti i precedenti così ravvicinati e il livello di tensione in tutto il Paese, emerso con le contestazioni di piazza dei giorni scorsi, in città si alza la guardia in vista del 7 dicembre.

A Sant'Ambrogio arriveranno per la Prima della Scala sia il premier Monti che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sarà una giornata da «bollino rosso», anche perchè i vertici dello Stato faranno altre tappe in città. Ma in piazza Scala quest'anno rischia di scendere ogni forma di movimento di protesta.

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