Petizione online per chiedere bus più economici

In vista del ticket, i pendolari chiedono al sindaco un taglio del biglietto Atm. E Telefono Blu offre aiuto per i ricorsi contro le multe

Sono «eccessivamente costosi per un pensionato», scrive Ilda. Simona ne suggerisce «uno unico per tutte le tratte e costi più bassi per i pullman extraurbani». Qualcuno incita, «facciamo sentire la nostra voce». E quasi tutti chiedono servizi migliori a un prezzo più basso. Ieri pomeriggio già 354 persone avevano firmato la petizione online per chiedere al sindaco Letizia Moratti e al presidente di Atm Elio Catania un biglietto dei mezzi pubblici più economico. Un popolo di pendolari che chiede di tagliare il costo del biglietto per le tratte extraurbane in concomitanza con l’avvio del ticket antismog a ottobre. Non solo: aumentare il numero di corse sulle tratte extraurbane, sistemare le stazioni e abbattere le barriere architettoniche, diminuire le tariffe dei parcheggi presso le stazioni. Sono le richieste lanciate da alcuni cittadini dell’hinterland sul sito www.petitiononline.com/atmgrati.
«Il biglietto per percorrere l’intera tratta urbana della metropolitana milanese è di un euro - si legge nel documento -, ma basta uscire da Gobba per veder raddoppiato il costo del biglietto: a Vimodrone si paga un euro e 50, a Cernusco (due fermate oltre Gobba) si paga già 2 euro, a Sesto San Giovanni il costo è di 1,50 e a Gorgonzola di 2,35. Ma se si vuole andare da Cernusco a Sesto allora si dovrà pagare 2,35 euro e da Cernusco a Gobba (3 fermate) 1,15 euro». Secondo i firmatari, le linee extraurbane «sono per la maggior parte in superficie e quindi necessitano meno spese di costruzione e manutenzione. Le fermate extraurbane sono le più trascurate, solo il 33,8 per cento ha le scale mobili». I cittadini si lamentano inoltre che «non esiste il carnet da 10 biglietti per le tratte extraurbane». La Moratti, concludono i pendolari, «dimostri con i fatti che l’introduzione del ticket è una mossa per ridurre traffico e inquinamento e non solo per far cassa, si impegni nel permettere un più democratico uso dei mezzi pubblici».


Dopo che il giudice di pace, invece, nei giorni scorsi ha annullato un verbale con cui la polizia municipale di Milano aveva multato un automobilista per aver parcheggiato sulle strisce blu senza pagare, perché «non c’era proporzionalità tra posti auto a pagamento e gratuiti», Telefono Blu è pronto a «ricevere le lamentele e compilare i ricorsi contro le multe illegittime».

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