Cronaca locale

Piazza Duomo, via i caldarrostai Il Comune fa spazio agli abusivi

Via le caldarroste da piazza del Duomo. Cari milanesi, è una questione di decoro. Così la tradizione meneghina per eccellenza, il cartoccio di castagne bollenti che scalda le mani e rinfranca l'animo nel gelo dell'inverno lombardo, viene spazzata via in nome dell'estetica urbana. Chiariamoci: i «duomini», i camioncini che dagli anni Settanta (il regolamento per piazza Duomo risaliva al 1971) animano la piazza con castagne, gelati e bibite, souvenir da fine novembre traslocano, anche se di pochi metri. L'importante è che non disturbino la contemplazione e non interferiscano con il cannocchiale ottico dal Castello a San Babila.
Via da piazza Duomo, dal sagrato basso e dai portici settentrionali, da piazzetta Reale, dalla Galleria, da piazza Scala, via Mangoni e piazza Santa Maria delle Grazie. Off limits anche «i cannocchiali prospettici degli edifici monumentali di particolare pregio, gli ambiti di interesse architettonico, paesaggistico e di ambiente urbano».

Così niente bancarelle «a meno di 50 metri dalle principali chiese, musei cimiteri», o a 10 metri dai luoghi di interesse culturale».

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