Pisapia, dopo un anno la festa è finita

Pisapia, dopo un anno la festa è finita

Meglio pochi ma buoni, si usa dire. E i fedelissimi sono arrivati con i palloncini, le bandiere, la bacheca dove appendere i post-it arancioni. La cooperativa «Labriola» della zona 6 ha etichettato le bottiglie di vino con il numero «1», la prima annata di Giuliano Pisapia sindaco di Milano. I maligni del centrodestra dicono che mancava il sottofondo di Gino Paoli, «Eravamo quattro amici al bar». Ma dalla folla oceanica che un anno fa invase piazza Duomo per festeggiare il «vento che cambia», la fotografia del compleanno organizzato da Sel ieri in piazza Scala è ben più desolante. Una cinquantina, forse cento i supporter del partito, molti con bandiere. Poi qualche curioso o i turisti di passaggio si sono fermati qualche minuto alle due ore di autocelebrazione proclamate dalle 18 alle 20. Presenti il segretario cittadino di Sel Daniele Farina, i consiglieri Mirko Mazzali, Luca Gibillini, la capogruppo Ines Quartieri. Il sindaco è arrivato in piazza dopo le 19.30. Prima ha brindato in piazza Piemonte con i Comitati x Milano, il movimento della società civile coordinato dal fedelissimo Paolo Limonta. «Portate un bicchiere per brindare e qualcosa di arancione» era il tam tam su internet nei giorni scorsi. In mezzo qualche polemica, come se fosse già partita una guerra tra bande: la sinistra guarda al Pirellone e all’ipotesi di elezioni regionali anticipate, e il vento è davvero cambiato. Qualcuno fa notare su Facebook che è una brutta figura fare due feste alla stessa ora e in due luoghi diversi per il sindaco. Tant’è, i risultati si sono visti. Piazza vuota, nonostante Pisapia provi a rinsaldare le truppe. Comincia dai microfoni di Radio Popolare, si collega di buon mattino per rassicurare gli ascoltatori-elettori della sinistra radicale, «Milano sorride con qualche momento di incazzatura», ma «il bilancio è positivo» e bisogna utilizzare questa giornata «per ripartire con maggiore convinzione e maggiore coesione all’interno della coalizione». Non nega «le difficoltà, le divergenze e anche le delusioni rispetto a tante aspettative. Ma ricordiamoci che si governa per 5 anni e noi siamo soltanto al primo».

In piazza Scala al gruppetto di supporter che lo ascolta sotto il sole assicura: «Abbiamo fatto un miracolo insieme e festeggeremo tanti altri compleanni», in piazza Piemonte sostiene che «l’Italia e la Lombardia guardano Milano, e io dico: “continuate a sperare“ perchè prima o poi conquisteremo il Paese e soprattutto la Regione». «Che tristezza, cinquanta persone contro le migliaia di un anno fa» ironizza il Pdl Giulio Gallera davanti a Palazzo Marino. Per il leghista Alessandro Morelli, «tra tasse e svendite, il sogno arancione è già svanito»

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