Non accenna a sopirsi la polemica anche interna al Pdl sui molteplici incarichi del vice governatore Mario Mantovani. Ad attaccarlo è questa volta il presidente della Provincia Guido Podestà che aveva ricoperto il ruolo di coordinatore regionale prima di Mantovani e che ieri in un'intervista a Radio Lombardia gli ha chiesto di dimettersi da sindaco di Arconate «perché la legge dice questo». Il fatto è che dopo aver optato per la carica in Regione, Mantovani ha regolarmente presentato le sue dimissioni da sindaco. Dimissioni che però sono state respinte dal consiglio comunale. Un caso che è ora approdato sulla scrivania del nuovo prefetto di Milano Francesco Tronca e su cui discuterà l'ufficio di presidenza della Giunta per le elezioni della Regione convocata per lunedì. «La legge parla chiaro - le parole di Podestà -. Non capisco il fatto di voler mantenere più incarichi, quando la legge è chiara. I problemi della gente sono ben altri. Non voglio far parte di questo ping pong mediatico, ma credo che il comportamento di Mantovani non abbia senso. La legge è chiara e dice che non è possibile ricoprire più posizioni contemporaneamente».
Contrariato Mantovani che dopo l'articolo pubblicato lunedì dal Giornale sulle fibrillazioni interne al partito, parla di «informazioni prive di ogni fondamento e notoriamente superate da atti ufficiali. Si tratta, infatti, di notizie pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa avversa a Silvio Berlusconi e ai suoi più stretti collaboratori». Accusando chi «prende per buone notizie che la sinistra ha strumentalmente diffuso per colpire il centrodestra.
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