Expo: una svolta per Milano e - successivamente, al termine dell'evento - per le carriere di coloro che hanno permesso che in questi sei mesi tutto funzionasse egregiamente. Si diceva sin dall'inizio dell'Esposizione universale, se ne era parlato a lungo. E non è certo una novità che sia già cominciato il turn over di avvicendamenti alle varie cariche di punta della pubblica amministrazione e dell'esercito sotto la Madonnina. Nei giorni scorsi il generale di brigata Antonio Pennino ha lasciato il comando dell'Esercito Militare Lombardia per ricoprire l'incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando per la formazione scuola applicazione dell'esercito di Torino; il prefetto Paolo Francesco Tronca è il nuovo commissario nominato dal prefetto di Roma Franco Gabrielli per guidare la Capitale nell'interregno che segue le dimissioni del sindaco Ignazio Marino fino alle prossime elezioni comunali previste per la primavera.
E presto dovremo dire addio anche a uno dei questori più amati della città, Luigi Savina . Si sapeva ancor prima di ieri quando Angelino Alfano ha posto il sigillo alla questione. Il ministro dell'Interno, durante il suo incontro all'Auditorium della Fiera di Rho con i rappresentanti delle forze di sicurezza e di soccorso che hanno lavorato per la buona riuscita di Expo e davanti al capo della polizia Alessandro Pansa e a Tronca, infatti, ha chiamato accanto a sé Savina, elogiando il lavoro di coordinamento svolto dal questore di Milano nel semestre espositivo.
«Lo ringrazio per quello che ha fatto - ha dichiarato Alfano - perché ha dimostrato non solo di essere un bravissimo poliziotto, ma ha svolto anche un'opera di coordinamento complicata, e in questo è stato eccellente». Questo «lo proietta in una carriera meritevole», ha aggiunto il ministro dell'Interno. E ha concluso «Il bilancio della sicurezza a Expo è straordinariamente positivo: un centinaio di denunce in sei mesi sono veramente bazzecole rispetto ai rischi che venivano denunciati all'inizio».
Per il successore di Tronca nei giorni scorsi si è fatto il nome del capo di gabinetto del ministro Alfano, Luciana Lamorgese , dell'attuale prefetto di Torino Paola Basilone , del capo dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati alle mafie Umberto Postiglione e persino di un outsider come il prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano .
Ancora non si sa quale incarico di prestigio è destinato a ricoprire Luigi Savina: la suspence, in casi come questo, è un elemento che ha il suo fascino e comunque non vogliamo fare previsioni che non gli precludano alcuna nel ventaglio delle possibilità che gli si aprano davanti per il futuro. Tuttavia già si fanno i nomi di coloro che potrebbero prendere il suo posto. Una casella, quella di Milano, considerata di grandissimo prestigio nell'organigramma nazionale. Se escludiamo l'attuale dirigente della squadra mobile Alessandro Giuliano (che diventerà comunque questore a giugno, ndr ) ai vertici di via Fatebenefratelli 11 potrebbe arrivare nei prossimi mesi l'attuale questore di Napoli Guido Marino . Calabrese, insediatosi nella città partenopea alla fine del dicembre 2013, da oltre trent'anni in polizia, fama di investigatore, Marino ha diretto negli anni '90 la squadra mobile a Genova e a Palermo ed è stato già questore a Catanzaro.
Altro nome papabile è quello di Massimo Mazza . Milanese, ex capo della Digos e della Mobile sotto la Madonnina, ex questore di Lodi e di Genova, attualmente capo del personale del Dipartimento di pubblica sicurezza Mazza, è sempre stato molto stimato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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