Manesco ai limiti dello squilibrio, Salvatore G., lo deve essere sempre stato. Altrimenti non picchierebbe tutti quelli che gli capitano a tiro, che lo accusino o che lo difendano, che lo vogliano mandare in carcere o riescano a non farcelo entrare. Soprattutto quando, dietro le sbarre, ci ha già soggiornato per 11 anni e mezzo con laccusa di droga e riciclaggio e ne è uscito lanno scorso e solo grazie allindulto.
Ieri, questo siciliano 42enne, infatti, ha schiaffeggiato un finanziere in servizio allaeroporto di Linate che gli aveva fatto spegnere una sigaretta. Arrestato allistante dallo schiaffeggiato per violenza a pubblico ufficiale e portato in Procura per essere processato per direttissima, Salvatore si è esibito in un insolito show. E, dichiarandosi ben contento di tornare in carcere perché fuori ci sarebbero, a suo dire, dei cinesi ai quali deve una bella sommetta di denaro e che glielhanno giurata, quando lavvocato Giancarlo Bragò ha chiesto e ottenuto la sua scarcerazione per lo schiaffo allaeroporto, Salvatore gli ha sferrato un calcio. Quindi ha chiesto a gran voce di essere trasportato a S.
Prende a calci lavvocato che lo fa scarcerare
«A S. Vittore mi sento protetto: fuori, i cinesi mi vogliono punire»
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