«Principessa» raddoppia la sfida

«Principessa» raddoppia la sfida

«Principessa» era il sogno realizzato da Maria Antonietta Berlusconi Beretta: una grande scuola di danza classica, nella quale le piccole ètoiles potessero spiccare il volo sui grandi palcoscenici, oppure limitarsi al piacere di un fisico armonizzato dal ritmo della musica e del movimento. Per anni «Principessa» è stato l'indirizzo clou delle aspiranti ballerine e danzatrici, nonchè di insegnanti che avevano il piacere di specializzarsi ulteriormente e affinare le loro conoscenze. Nonostante la prematura scomparsa di Maria Antonietta Berlusconi l'accademia di danza ha saputo mantenereo il suo standard qualititativo.
L'attività della scuola non è stata così mai interrotta, grazie all'entrata in campo di Silvio Andrea, figlio di Maria Antonietta e del padre, Giorgio Beretta, che oggi sono i veri manager dell'azienda che ha voluto puntare in alto.
La novità del momento infatti, consiste nell'apertura di palestre super-attrezzate nel palazzo adiacente a quello di «Principessa» che si affaccia sul Parco Solari; si tratta di un nuovo spazio dedicato alla danza, ad esercizi di corpo libero, ai balli sud-americani, latini, al pilates e al gyrotonic, nonchè ad esercizi posturali.
«Siamo stati i primi, già da cinque anni a portare in Italia metodi e tecnologia. Le nostre sono apparecchiature costose ed efficaci. Il centro non manca di una spa, con massaggi, fisioterapia e salone di bellezza con tanto di parrucchiere», spiega Giorgio Beretta. Così, mentre al numero 9 rimane il mondo della danza che si è ampliato nelle sale, al numero 6 di via Solari è nato il nuovo centro per la danza in senso più lato con tanto di spazi per il «burlesque», una forma d'arte tutta al femminile, di grande gusto estetico e di lontane origini e poi per il «pilates». Per questa disciplina disponibili attrezzi particolari ideati sui dettami di Joseph Pilates, pensati durante la guerra e allora necessari perché i prigionieri in campo di concentramento non perdessero dignità e tonicità fisica. E poi ancora il «Gyrotonic», ideato dal primo ballerino della Houston Ballet di New York, numero uno della Julius Harvath, che gravita intorno a una macchina complessa che aiuta ad allungare e rafforzare i muscoli del corpo. «Anche “Matwork” della Pilates è un lavoro a corpo libero che si concentra sulla respirazione e si esegue su un materasso "mat" con anche una serie di oggetti o attrezzi, ma la nostra attenzione si indirizza anche sulla "ginnastica dolce" per scaricare le tensioni muscolari e correggere disturbi articolari e posturali e naturalmente tra le taante danze anche il "tango argentino" insegnato da professionisti. Per il primo anno abbiamo indetto la "Dancing Camp", un'idea di Gaia Longoni. Due settimane per i ragazzi dai sei anni in su per seguire lezioni di danza particolare; a queste seguirà uno spettacolo finale, il tentativo dell'anno scorso ci ha convinto a ufficializzare anche un musical», spiega Silvio Andrea Berlusconi Beretta.
Dalla danza classica che da anni si conclude al Teatro Manzoni con un grande saggio per ogni classe, fino al «Modern jazz, musical», passando dal «Hip Hop», fino alla danza del ventre e quella caraibica, la Dancing School Principessa con il suo direttore artistico Roberto Fascilla, diplomatosi alla Scala, è in grado di dare attestati sulle frequenze dei corsi. Le aule stanno popolandosi di nuovo, prendono forma, mentre crescono i racconti di esperienza, i saggi, i campus estivi in Finlandia...

«Principessa sta diventando il filo comune nel tessuto di tante esistenze, lo è grazie a un'arte che ho imparato man mano ad amare e che si nutre di un unico sogno in cui oggi continuiamo a credere insieme» racconta con un pizzico di commozione e di orgoglio il nipote del Cavaliere Silvio Andrea Berlusconi Beretta.
(Per informazioni telefonare al n. 02-89423697).

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