Provincia addio, ma le tasse restano

Anche se non ci sono più giunta e consiglieri, Palazzo Isimbardi incasserà il 5% della Tari

Provincia addio, ma le tasse restano

Milanesi, attenzione. Il 16 settembre, ovvero martedì prossimo scadono i termini per il pagamento della Tari, l'imposta sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tares. La Tari è componente della Iuc, l'Imposta unica sulla casa e copre i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani. La nuova tassa sui rifiuti è praticamente equivalente a quella del 2013 (Tares), come filosofia e, soprattutto, come tariffe. Per il 2014 - ora è chiesto il versamento dell'acconto Tari, il saldo andrà invece versato entro il 30 novembre - c'è una novità positiva non solo per i milanesi: non si dovrà più versare allo Stato l'addizionale di 0,30 euro per ogni della propria abitazione o del proprio esercizio commerciale, un'addizionale collegata alla vecchia Tares ma che è stata eliminata con la nuova Tari. Diversa la situazione invece per la Provincia, che non esiste più, ma che pretende il versamento del 5% dell'imposta, ovvero 15 milioni sui 290 totali. In sostanza il 5% del vostro bollettino viene girato dal Comune, che ha il compito della riscossione, a palazzo Isimbardi. Misteri della riforma Delrio e del governo, più attento all'immagine che alla sostanza.

Ve la ricordate la polemica di maggio sull'abbattimento degli alberi in foro Buonaparte? Con i consiglieri di Forza Italia di zona 1 che avevano lanciato l'allarme per la notizia, che circolava tra gli abitanti di piazza Castello, secondo la quale sarebbero state abbattute delle piante in Buonaparte, appunto? Palazzo Marino aveva smentito categoricamente sostenendo «che non vi sia alcun progetto che preveda l'abbattimento di piante nella via. Anzi lungo Foro Buonaparte, in largo Cairoli, è prevista nei prossimi mesi la posa di 10 nuovi alberi». Sarà un caso ma ieri sono comparsi dei cartelli, proprio nel tratto di foro Buonaparte compreso tra Lanza e Cairoli, sulle piante: «Quest'albero è seriamente malato e comporta un pericolo per la sicurezza di tutti. Per questo motivo dobbiamo intervenire». Sarà un caso? Gli alberi si sono gravemente ammalati tra maggio e settembre tanto da rendere necessario l'abbattimento? Come mai il Comune non menzionava la malattia delle piante a maggio? Certo le piante verranno sostituite, dice il Comune. Forse i 10 nuovi alberi di cui parlava Palazzo Marino a maggio erano i sostituti?

Un volantino minaccioso (anche nei confronti dei «crumiri») che annuncia scioperi dei taxi per la settimana della moda e (è il rischio) fino alla fine di Expo se lo Stato non metterà un freno a Uber. I sindacati però si dissociano dall'ala dei «ribelli»: «C'è già un tavolo aperto».

Il problema si è presentato a inizio agosto.

Decine di migranti ospitati a spese delle prefettura nell'ostello Flower hanno messo fine alla pace nel quartiere. E adesso anche il Partito democratico chiede un presidio fisso per limitare il disagio dei residenti in rivolta.

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