Quegli operai sulla torre non meritano l'Ambrogino

Caro sindaco Pispia,
apprendiamo dalla stampa che il Comune ha deciso di attribuire, nell'ambito dell'Ambrogino d'Oro 2012, un attestato di civica benemerenza ai «Lavoratori della Torre del binario 21 della Stazione Centrale di Milano». Ora, ancorchè gli Ambrogini d'Oro vengano assegnati in un contesto di esasperata lottizzazione e strumentalizzazione politica, non riusciamo a capire quale merito il Comune di Milano possa aver ravvisato nell'azione di questi lavoratori che si possa indicare come modello rispetto alle iniziative di lotta di migliaia di altri lavoratori nelle stesse, se non peggiori, condizioni. Vale infatti la pena di rammentare la vicenda, che pure il Comune dovrebbe conoscere benissimo, essendo stato tra i suoi attori, sia pure non di primissimo piano.
I fatti sono questi: i lavoratori dipendenti a vario titolo da imprese operanti nell'ambito del servizio Wagon Lit sulla tratta Milano-Roma sono stati licenziati lo scorso dicembre, allorchè Trenitalia ha deciso di sopprimere la tratta. La Regione ha convocato le aziende interessate (Trenitalia, RFI, appaltatori) e i sindacati. In tale sede, avendo preso atto che le decisioni di Trenitalia in merito alla soppressione della tratta non erano materia disponibile al negoziato, essendo di competenza del contratto di servizio tra Trenitalia e Governo, si decise di operare per risolvere il problema occupazionale dei lavoratori licenziati. A questo scopo si concorda un protocollo d'intesa che prevedeva in modo molto dettagliato quali aziende avrebbero assunto quali lavoratori, con un risultato netto di zero disoccupati. Ma la Cgil all'improvviso non ci sta più; la garanzia dell'occupazione non basta più: ben altro sono i problemi...
Quali sono i ben altri: difficile dirlo. Ogni tanto viene indicata l'unità del Paese, messa in pericolo dalla sciagurata abolizione della corsa WL da Milano a Roma; ma più spesso si invoca il diritto al lavoro. E a questo si attiene il presepe di personaggi dello spettacolo, amministratori, politici che si reca a portare solidarietà alla Torre. Solidarietà a persone che, licenziate, rifiutano e combattono un accordo che garantisce loro un posto di lavoro del tutto analogo, e talvolta migliore, di quello che avevano prima... E allora cosa premia quell'Ambrogino? La capacità di costruire sulla menzogna un evento mediatico?
P.S. Dei 157 lavoratori, 124 sono stati assunti come da accordo sindacale. I rimanenti 33 hanno rifiutato l'assunzione (in genere perché avevano trovato altre soluzioni).

Dei 124 assunti, 6 sono stati presi all'Atm, così come si era impegnato il Comune di Milano con l'accordo sindacale. Magari dare l'Ambrogino a chi ha costruito questi risultati, rispondendo ai bisogni veri dei lavoratori?
Segreteria Uil
di Milano e della Lombardia

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