Paola Fucilieri
Acrobati impavidi, geni della manualità del tutto indifferenti alla tecnologia. Albanesi, georgiani, moldavi a casa nostra si trovano esattamente come a casa loro. Peccato ce la saccheggino. Spingendo poi anche «omoni» di cento chili a piangere come bambini perché violati nella loro intimità. Tutto questo in barba ai recenti dati interforze, i più completi, diffusi alla fine del 2016. Che nel totale generale dei reati, al 15 dicembre 2016, segnavano un -5,9% dei furti in genere, passando dai 146.491 del 2015 ai 137.884. Dati analoghi (-7,0%) per la provincia.
A Milano ogni estate sul fronte furti in abitazione il bilancio finale è una vera e propria ecatombe. Basti pensare che qualche giorno fa nella zona della Rotonda della Besana un gruppetto di questi ladri «donnole dei tetti» ha fatto razzia negli appartamenti all'ultimo piano di un'intera via.
Certo, non si può dire che le forze dell'ordine non facciano la loro parte. I poliziotti dell'Ufficio prevenzione generale (Upg) della questura il 24 luglio hanno arrestato gli ultimi due componenti della nota «banda dei georgiani», il capo e «il dottore», così detto perché nel suo paese si era laureato in medicina. Gli altri tre componenti di questa batteria di ladri esperti nei furti in appartamento - veri e propri professionisti del ramo - erano già finiti in manette. Secondo la polizia, aveva messo a segno colpi con notevole destrezza un po' in tutta Milano: via Ferrucci, viale Berengario, via Martinelli, via Faruffini, via Forze Armate e persino a Legnano e a Thiene, in provincia di Vicenza.
Nel furto di via Faruffini, i ladri avevano trovato in casa la domestica che era stata legata e immobilizzata, incappucciata e minacciata di morte. La refurtiva per ogni colpo era di alto valore, in parte è stata recuperata e sono stati trovati orologi e gioielli.
Ieri invece sono stati gli investigatori della squadra mobile di Milano, insieme ai colleghi di Brescia, a fermare cinque albanesi, anch'essi membri di una banda specializzata nella commissione di furti in casa. Sono accusati di furto, ricettazione e possesso irregolare di armi. Approfittando del periodo feriale e dell'assenza dei proprietari, durante i vari colpi messi a segno, avevano anche smurato e portato via una cassaforte, ricettandone quindi il contenuto in un campo nomadi.
I balordi, con base operativa a Sesto San Giovanni, agivano in modo sistematico e continuativo, spostandosi in diverse province della Lombardia e del Piemonte. Le indagini sono cominciate a Brescia qualche mese fa, dopo alcuni furti nei quali risultava coinvolta una potente Mercedes. Gli albanesi sono stati tenuti d'occhio grazie a interminabili pedinamenti notturni che, in pochi giorni, hanno permesso di provare il loro coinvolgimento in numerosi furti.
E proprio per interrompere la lunga scia di furti in abitazione che nei giorni scorsi le squadre mobili di Milano e Brescia hanno fermato i 5 albanesi. Che altrimenti avrebbero continuato imperterriti i loro saccheggi negli appartamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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