Regionali, la Lega butta la palla avanti

Salvini: "Per me è Fontana, ma si può decidere dopo le politiche"

Regionali, la Lega butta la palla avanti

Matteo Salvini butta la palla avanti sulla scelta definitiva del candidato per le Regionali del 2023. «Il candidato del centrodestra per la Regione - premette il leader della Lega - per me si chiama Attilio Fontana, non voglio imporlo però per me squadra che vince non si cambia, e stando anche alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni nelle scorse settimane il governatore ha lavorato bene e può continuare a lavorare bene». Ma, prosegue, «siccome ho lavorato in queste settimane per un centrodestra unito, che dovrà esprimere un candidatura unitaria sia in Lombardia che nelle altre Regioni al voto, in Sicilia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise, e si vota tra diversi mese, penso che se ne potrà parlare dopo le Politiche del 25 settembre. L'importante è che il candidato sia uno e non si divida il centrodestra». La vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti ha già annunciato e ribadito la propria disponibilità a candidarsi con il centrodestra, al posto di Fontana, e giorni fa ha posto quasi un aut aut alla coalizione, chiedendo un confronto «doveroso e urgente», dopodichè «mi sentirò libera di fare altre scelte» ha avvertito. L'ex sindaco di Milano si sta muovendo da tempo, ha già invitato Gabriele Albertini a candidarsi in una sua eventuale lista civica e sta creando una rete diffusa sul territorio lombardo. «C'è un'Italia che affronterà mesi difficili, da lombardo e milanese - afferma Salvini - dico che siamo uomini del fare e siccome per le Politiche si vota tra tre mesi, prima diamo all'Italia un governo serio. In Lombardia c'è una giunta pienamente operativa, che ad esempio sta tagliando liste di attesa grazie al lavoro sia di Fontana che dell'assessore Moratti e dei tanti operatori della sanità, non credo che se la scelta verrà presa il 26 settembre qualcuno si offenderà. A meno che qualcuno», non nomina Moratti, ma la stoccata è chiaramente rivolta a lei, «non abbia gia in testa altre scelte che prescindono e dividono il centrodestra. Io lavoro per unire». A chi gli chiede se Moratti potrebbe essere anche il ministro della Sanità in caso di vittoria a Roma chiede di «non coinvolgerla perchè non vorrei che qualcuno dicesse che offro una cosa in cambio dell'altra e sono ruoli di cui va discusso prima con gli interlocutori, non voglio sparare ministri a caso.

Anche se proporrò sicuramente al centrodestra che prima del voto vengano messi sul tavolo i nomi di chi ricoprirà ministeri importanti come Economia, Esteri, Infrastrutture». E a meno di scossoni anticipati, l'esito del voto potrebbe decidere (anche) chi prenderà un biglietto per Roma tra Moratti e Fontana.

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