Sì della giunta al nuovo centro per i servizi agli stranieri

Un Immigration Center, come a New York o in altre grandi capitali. Negli Usa viene chiamato one-shot-shop, si tratta di un unica, grande struttura dove gli immigrati possono trovare tutte le informazioni su diritti-doveri, compilare i documenti per richiesta di soggiorno o di ricongiungimento, accedere ai servizi scolastici per i figli e così via. Un progetto nato mesi fa ma ieri la giunta comunale ha approvato il protocollo di intesa con prefettura, questura, Asl e ufficio scolastico regionale per far partire la pianificazione del centro unico di servizi. L'immigration center, spiega il Comune, «dovrà fornire anche le informazioni indispensabili all'orientamento di chi si prepara a soggiornare o risiedere a Milano e si occuperà di tutti gli ambiti previsti dalle politiche per l'integrazione: educazione, lavoro, casa, salute, tutela legale, anti-discriminazione, welfare, sicurezza sociale e scambio interculturale». Saranno trasferiti lì uffici, servizi e personale oggi suddivisi oggi in diverse sedi tra le diverse istituzioni, un sistema che dovrebbe alleggerire le code in questura e prefettura. «Questa struttura - sostiene l'assessore Pierfrancesco Majorino - diventerà il punto di riferimento per i cittadini stranieri e immigrati che arriveranno a Milano per periodi brevi o per viverci, rivoluzionando i servizi di accoglienza e di informazione. Non più quindi servizi sparsi su tanti uffici in città, ma un'unica sede e un' unica governance. L'obiettivo è che sia pronto per il 2015». Milano sperimenterà anche la messa on line di un portale dell'integrazione, con fondi statali e è realizzato grazie a una convenzione tra Ministero e Anci.
Critico l'ex vicesindaco Riccardo De Corato, consigliere di Fratelli d'Italia: «Quando si tratta di spendere a favore degli immigrati a Palazzo Marino sono di manica larga.

Mentre il sindaco Pisapia annuncia di essere alla ricerca di 350 milioni per il Bilancio2013, spremerà le tasche dei milanesi per finanziare iniziative che non hanno nulla a che fare con le spese obbligatorie?». Ma il Comune precisa che sarà realizzato con risorse dello Stato messe a disposizione dall'ex governo Berlusconi.

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