Un santuario è il luogo ideale per un'ascesi e la spiritualità nell'arte, come insegnava Kandinsky, è quella dimensione sublime che conduce alla conoscenza dell'Anima. Nella piccola sacrestia di Santa Maria delle Grazie, campeggia in questi giorni un dipinto monumentale intitolato appunto «Ascesa», opera astratta caratterizzata da una tensione ascensionale di cromatismi caldi dominati dalla forza del rosso. L'autore, l'artista contemporaneo Franco Marrocco, lascia allo spettatore la libertà di assistere, nel silenzio della sacrestia di una chiesa simbolo di Milano, a questo moto verticale in cui il rosso avvolge lo spazio e ci riporta per un attimo all'inconscio cromatico di Mark Rothko, ma anche alla Villa dei Misteri di Pompei dove è raffigurata la celebrazione del culto dionisiaco su uno sfondo rosso vinaccia. Una mostra personale, quella di Marrocco, incarnata in un'unica opera che l'artista ha realizzato con il Circolo culturale Carlo Cattaneo con i Padri domenicani, a cura di Cesare Balbo e Marco Meneguzzo. Oggi alle ore 18, nell'ambito dell'esposizione, avrà luogo l'incontro con il Prof. Umberto Galimberti dal titolo «Quel che resta del Sacro nell'era della desacralizzazione», che racconterà del rapporto tra la dimensione del sacro e l'arte contemporanea. Un rapporto e un percorso che, come ben sottolinea nel suo saggio Roberto Pasini, ha costituito una componente importante negli sviluppi delle poetiche contemporanee, sia sul versante della resa letterale, sia soprattutto su quello della produzione metaforica. Tra le principali esposizioni personali di Marrocco si segnalano: Villa Rufolo, Ravello; Reggia di Caserta, 2000; Istituto Italiano di Cultura, Vienna, 2009; Museo Diocesano, Milano (2011).
In questi stessi anni è invitato a diverse mostre collettive tra queste «La pittura come metafora dell'essere» ospitata dall'Istituto Italiano di Cultura, Stoccarda 2005; 56° e 60° Premio Michetti, Francavilla a Mare; «Il Gioco del Tessile», Royal Museum, Pechino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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