Sala per lo show sadomaso L'assessore: «Un errore»

Sala per lo show sadomaso  L'assessore: «Un errore»

«Forse si è trattato di superficialità, la Casa dei diritti non era il luogo appropriato per ospitare iniziative come quella di lunedì». Palazzo Marino si scusa. Così, con una lettera dell'assessore comunali alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che ammette l'errore garantendo che non si ripeterà. In effetti ha suscitato grande sorpresa quel che è accaduto nello spazio comunale. Nell'ambito di una serie di iniziative che Palazzo Marino ha organizzato in occasione del Gay pride, la Casa ha ospitato la presentazione del libro «Nude. Racconti erotici» di Michela Pagarini. E a conclusione del dibattito sull'erotismo lesbico si è registrata una perfomance legata al «Bdsm», che sta per bondage e disciplina, domazione e sottomissione, sadismo e masochismo. «L'iniziativa di lunedì sera alla Casa dei Diritti, organizzata dal Coordinamento Arcobaleno nell'ambito della Pride Week - scrive però l'assessore Majorino - si è rivelata molto diversa da quanto ci era stato annunciato dagli organizzatori (la presentazione di un libro)». «La Casa dei Diritti - garantisce - non è, e non sarà mai, un luogo appropriato per ospitare iniziative come quelle di lunedì. Dunque, vi è stato un errore da parte degli organizzatori che avevano l'obbligo di essere molto più chiari con noi. Da parte nostra (e quindi mia), vi è stata forse superficialità nel non verificare preventivamente il contenuto dell'appuntamento». «Episodi simili non si ripeteranno. Mentre andrà avanti, proprio in Casa dei Diritti, il percorso riguardante i servizi rivolti alla lotta alle discriminazioni e alle violenze» garantisce Majorino, e intanto sottolinea «che da gennaio a oggi sono state tantissime le iniziative lì svoltesi e migliaia i cittadini milanesi coinvolti in azioni che promuovono la cultura del rispetto e della centralità della persona».
L'intervento riparatore dell'assessore, però, non basta all'opposizione. E il coordinatore milanese del Nuovo centrodestra Niccolò Mardegan attacca: «Majorino riconosce la superficialità che a nostro avviso caratterizza l'intero operato di questa amministrazione dal giorno del suo insediamento. Ricordo a titolo esemplificativo le ordinanze che vietavano la vendita di gelati e birre, l'assegnazione di alloggi demaniali ai Rom, la trasformazione di piazza Castello in un Suk, l'aumento di ogni tariffa e di ogni tassa in un periodo di crisi e la totale assenza di un solo provvedimento fatto nell'interesse dei milanesi».
Insoddisfatto l'ex vicesindaco, Riccardo De Corato: «Preso atto del mea culpa di Majorino, ci vogliono anche i fatti oltre alle parole. Se è vero che - come dice lui - gli organizzatori avevano annunciato la semplice presentazione di un libro e non una performance di bondage in piena regola, allora questi organizzatori hanno preso in giro il Comune e gli si deve togliere la possibilità di lavorare ancora con l'amministrazione. Altrimenti bisognerebbe ammettere che l'assessore non sa cosa approva e non controlla le iniziative.

Oppure che ha un occhio di riguardo verso alcune associazioni, alle quali è permesso tutto (voglio vedere se la proposta l'avesse fatta una associazione vicino all'opposizione)». «Comunque - liquida De Corato - gli organizzatori hanno portato in scena uno spettacolo indegno e inadatto al luogo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica