Come se Milano non avesse bisogno di decisioni. Come se tutto fosse rinviabile, senza fretta. Oggi, per il secondo giovedì consecutivo, salta la seduta del Consiglio comunale. Il motivo? Assemblea «sconvocata» per mancanza di delibere da trattare. Vale a dire che la giunta nelle ultime settimane non si è esattamente ammazzata di lavoro. Forse troppo presi da convegni e atti di presenza in giro per la città, sindaco e assessori non hanno avuto il tempo per chiudere una delibera o uno straccio di proposta da discutere in aula. Risultato: ordine del giorno bianco. «Ci troviamo di fronte ad una giunta comunale di scansafatiche, che produce nulla o quasi nulla - si infuoca il vice presidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato - Ci sono delibere da discutere solo quando ci sono da delibere tasse e gabelle per i milanesi, registri delle unioni civili o dei gay, di case o campi per nomadi, o di moschee. Quando si passa da enunciazioni a delibere che riguardano la viabilità, piuttosto che l'urbanistica o la cultura la somma è zero.
E si devono sconvocare Consigli Comunali già convocati per il giovedì».Suona un po' bizzarro che intanto in commissione prosegua la lotta contro le sedute notturne. In ogni caso lunedì l'argomento sarà affrontato in aula assieme alla restituzione delle deleghe di Bruno Tabacci.
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