Da oggi e per i prossimi 120 giorni l'ospedale San Raffaele potrebbe inviare le 244 lettere di licenziamento. È stato verbalizzato infatti, presso il ministero del Lavoro, il mancato accordo tra sindacati e amministrazione dell'ospedale San Raffaele.
L'atto arriva dopo il referendum dei lavoratori che il 29 gennaio scorso hanno bocciato l'accordo siglato tra Rsu e Azienda il 22 gennaio. «Quello che molti lavoratori non hanno capito - ha spiegato Pasquale Magro, segretario aziendale Fials - è che, bocciando l'accordo che era stato siglato tra rsu e azienda, oltre ai 244 licenziamenti si avranno comunque i tagli alla retribuzione, che saranno permanenti e superiori a quelli previsti dall'accordo».
«Già questo mese di gennaio - spiega - ci sono state le trattenute sugli incentivi e il premio di efficienza. Ora si avranno anche il taglio dell'indennità infermieristica, di anzianità e incarico organizzativo per infermieri e caposala». Se il referendum avesse approvato l'accordo, il taglio netto alle retribuzioni sarebbe stato temporaneo, evidenziava un volantino distribuito nei giorni scorsi dalla Fials, e sarebbe oscillato tra gli 87,92 euro (6,62%) di un ausiliario, i 173,41 (9,3%) di un infermiere e i 209,9 (9,2%) di una caposala.
I 244 licenziamenti saranno decisi secondo i criteri previsti dalla legge 223, cioè anzianità di servizio, carichi di famiglia e ragioni tecniche organizzative. Comunque nei prossimi 120 giorni che l'azienda ha a disposizione per licenziare, il sindacato potrebbe eventualmente tornare sui propri passi.
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