«È unipotesi che non escludo». Il parlamentare e dirigente nazionale del Pdl, Giancarlo Abelli, parla del suo ritorno al Pirellone e della possibilità di candidarsi a Pavia.
Non le piace la politica romana?
«Gli amici della mia provincia si sentono abbandonati e potrei cedere alle loro pressioni, se non si trovano soluzioni alternative. Al momento direi che al 20 per cento mi candido, all80 resto qui».
Sua moglie, Rosanna Gariboldi, può essere unalternativa?
«È possibile, è una donna e fa già lassessore provinciale, con una presenza radicata e autonoma».
Quando deciderà se scendere in campo?
«Entro fine mese, ma prima ne discuterò con Formigoni e con il presidente Berlusconi. È giusto che queste cose si decidano con chi ha in mano responsabilità maggiori delle mie. Non sono di quelli che agiscono per conto proprio».
È già partita la campagna elettorale?
«Siamo un po in ritardo, perché sta iniziando ovunque. La composizione delle liste è un argomento su cui bisogna decidere prima possibile».
Chi si occuperà di fare le liste elettorali?
«È necessario che se ne occupi qualcuno che ha la possibilità di impegnarsi a tempo pieno. Penso che sia una cosa che va decisa in fretta, in qualunque modo, anche perché la Lega è forte.
È bene o è pericoloso avere liste che alimentino la competizione interna?
«Sicuramente è bene. La politica è competizione, anche aspra, purché leale».
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