Più che un vip ormai è un marchio, almeno per quella zona relativamente piccola ma attraente che è il Lago di Como. Secondo i calcoli, se George Clooney vendesse la villa di Laglio, come ha detto di voler fare a causa dei troppi paparazzi, e abbandonasse il lago, quest'ultimo non farebbe per nulla un buon affare. Ci rimetterebbe infatti ben 130 milioni di euro. Tanto vale l' "indotto" della presenza della star di Hollywood nell'area turistica lombarda.
I danni per il brand, del lago ma anche dei territori vicini, non sarebbero solo di immagine. Sarebbero monetizzabili e ingenti, stando alle valutazioni dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Il ritorno legato all'attore riguarda l'indotto in campo economico, i valori immobiliari e la reputazione aumentata grazie al binomio Laglio-Clooney, determinante per il marketing del territorio.
Le stime sono relative al progetto Eri (Economic Reputation Index) e partono da Anholt Brand Index su dati Registro imprese, Istat, Agenzia delle entrate e Banca d'Italia. La ricerca ha calcolato alcuni parametri di vivacità economica e imprenditoriale e ha preso in considerazione il valore economico del territorio oltre alla riconoscibilità dei luoghi e dei personaggi. Emerge inoltre che la Grande Brianza (tra Como, Lecco e Monza) grazie al Lago di Como registra una percentuale di turisti stranieri sia per arrivi sia per presenze superiore a quella degli altri territori lombardi.
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