Maria SorbiForza Italia chiama a raccolta il popolo dei moderati. La stagione congressuale degli Azzurri fa tappa a Bergamo dove, sabato pomeriggio nella sede della Fiera, sono attese ben mille persone. Obbiettivo è sollevare un moto d'orgoglio per risvegliare la «maggioranza silenziosa». Quella che non scende nelle piazze, quella che non urla, quella che non ama gli estremismi. «Ma anche quella - spiega Alessandro Sorte, organizzatore dell'evento - senza la quale la Lega non può vincere né, da sola, può mandare a casa Renzi». Lui, 31 anni appena ma già assessore alle Infrastrutture in Regione Lombardia, vuole ribadire un concetto base da cui ripartire per affrontare le prossime sfide elettorali: «Salvini è bravo a fare il suo, ma noi di Forza Italia rappresentiamo l'ala più moderata. E senza i moderati non è possibile vincere. Vinceremo uniti, ma solo se saremo noi il motore trainante».Quella che si annuncia come una specie in «Bologna bis» in salsa lombarda, è una kermesse in cui gli Azzurri «rivendicano» il loro ruolo nel modello di buon governo lombardo. «Abbiamo alle spalle quasi vent'anni di amministrazione e abbiamo portato a casa parecchi risultati: dalle infrastrutture al buono scuola» fa notare Sorte che ha ereditato il dicastero che fu di Raffaele Cattaneo quando ancora militava nelle fila del Pdl prima di migrare in Ncd. Detto questo, va bene la collaborazione con la Lega e il lavoro comune con il presidente lombardo Roberto Maroni lo dimostra. «Se tutte le regioni fossero amministrate come la Lombardia - sostiene Sorte - il Paese funzionerebbe meglio». Dal palco di Bergamo Forza Italia tratteggerà già fin d'ora i pilastri portanti del programma: ampliare gli aiuti attraverso il reddito d'autonomia, estendere l'housing sociale, potenziare la sicurezza nelle città con azioni mirate (l'ultima mossa è stata quella di aumentare i controlli nelle stazioni ferroviarie più frequentate e cruciali).
Per far capire al popolo moderato che «può fare la vera differenza», alla kermesse bergamasca interverranno anche il presidente ligure Giovanni Toti (a conferma della collaborazione costante tra regione Lombardia e Regione Liguria), la coordinatrice regionale del partito Mariastella Gelmini, il deputato bergamasco Gregorio Fontana, l'europarlamentare Stefano Maullu, il senatore bergamasco Enrico Piccinelli, il capogruppo degli Azzurri in Regione Claudio Pedrazzini, il coordinatore provinciale di Bergamo Paolo Franco e Gianantonio Arnoldi. Una squadra affiatata che vuole lanciare un messaggio chiaro: «Noi ci siamo e pesiamo parecchio». Bergamo chiude l'anno «azzurro» ma Forza Italia proseguirà il «tour» lombardo à a gennaio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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