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Il signor nessuno che aveva intestate duemila auto

Il signor nessuno che aveva intestate duemila auto

Per le Volanti di tutta Italia era diventato una sorta di tormentone: non c'era macchina condotta da balordo che non fosse intesta a Davide Ballini. Qualcuno ne ha contate mille, qualcuno addirittura duemila. Ma non è un reato, così agenti e carabinieri ogni volta dovevano fare buon viso a cattivo gioco e lasciare che questo malvivente incrementasse i suoi traffici. Fino a quando non gli sono andate «in cumulo» una serie di condanne, è partito l'ordine di cattura e l'altra notte l'uomo è stato rintracciato e arrestato in un alberghetto in zona Loreto.
Ballini, 32 anni, è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, uno che fin dalla più tenera età ha infranto un po' tutti gli articoli del codice penale, soprattutto quelli relativi al patrimonio. Fino a quando ha scoperto che era più facile fare la «grana» intestandosi auto per conto di pregiudicati, clandestini o chiunque non potesse detenerne una ufficialmente. Così negli ultimi anni è diventato sempre più frequente trovare un malavitoso con macchina ufficialmente di sua proprietà. Un'attività sicuramente poco pulita, ma non illegale: non c'è infatti nessun articolo del codice penale che impedisca a un cittadino di intestarsi 10, 100 o mille auto.
Solo che nel frattempo a Vercelli stavano andando a sentenza alcuni processi a suo carico per ricettazione, porto d'armi e contraffazione. Alla fine ha preso 4 anni e tre mesi, confermati in Appello e Cassazione. Lui, sapendo di aver questo sospeso, aveva preferito non attendere la fine dell'iter e già nel 2009 era andato in latitanza. Tre anni senza mai dormire più di una notte nello stesso posto. Un trucco che non gli è servito a molto, perché quando a Milano è arrivato il provvedimento di esecuzione pena, gli investigatori sono riusciti a individuarlo in un albergo di via Palestrina, zona piazzale Loreto. L'altra notte verso le 2.30 hanno bussato alla sua porta e il buon Ballini ha capito che la latitanza era finita, ha allungato i polsi e si è fatto arrestare.
Adesso qualcuno sta cercando di contare quante auto abbia intestato.

Secondo la questura di Milano dovrebbero essere un migliaio, per i carabinieri, che sembra abbiano fatto un calcolo più accurato dovrebbero essere il doppio. Che continueranno a circolare anche nei prossimi anni. Nessuna legge infatti proibisce neppure a un carcerato di avere veicoli a lui intestati, neppure se sono 10, 100 o 1.000.

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