Soffoca la madre al compleanno

La donna ha perso i sensi ma si salverà. La figlia, una grafica di 50 anni, arrestata per tentato omicidio

Lo stabile è lussuoso e abitato da molti membri della stessa famiglia, la strada alberata è breve e sfocia subito su corso Sempione ma è conosciuta in tutta Italia perché uno dei condomini ospita la sede di Radio Deejay. È proprio qui, in via Andrea Massena, che sabato pomeriggio una 50enne di buona famiglia che di professione fa la grafica, Roberta R., ha tentato di uccidere la madre, Franca B., una donna di 73 anni, soffocandola con un cuscino. Per fortuna non ci è riuscita: sul posto è arrivato il 118, avvertito da alcuni parenti che abitano nello stesso palazzo, tra cui la zia paterna della grafica, l'anziana è stata trasportata d'urgenza al Policlinico e dopo qualche ora si era già ripresa. Ieri la signora Franca è stata spostata alla clinica Mangiagalli, nel reparto per vittime di violenze domestiche, in attesa di un colloquio con uno psicologo. La figlia invece, in attesa della convalida del fermo, è stata arrestata con l'accusa di tentato omicidio e, su disposizione del pm Maria Teresa Latella, fino a ieri era a San Vittore. La frase più inquietante verbalizzata dai carabinieri del radiomobile, giunti in via Massena dopo la chiamata del 118, l'ha detta proprio Roberta, prima di essere portata in caserma: «L'unica cosa che mi dispiace è che questa volta non sia stata fatale».

Eppure, per lei, sabato doveva essere una giornata di festa: Roberta compiva cinquant'anni. Per questi aveva deciso di pranzare con i due genitori che abitano al piano di sotto. La lite e poi il tentato omicidio matura e degenera in un ambiente agiato, ma che, secondo i testimoni, non è più sereno da tanto tempo. Una delle zie della grafica arrestata, che abita sempre nello stesso stabile, avrebbe spiegato ai carabinieri che i rapporti tra la figlia e la madre erano tesissimi da un pezzo e Roberta R. si sarebbe già avventata con violenza su Franca, dando luogo a una serie di episodi violenti però mai denunciati: una volta la figlia avrebbe spinto la madre giù da una seggiola. E forse questo non è nemmeno la violenza più grave.

Durante il pranzo di sabato sono riemersi rancori e vecchie tensioni. Secondo il verbale dei militari Roberta R. ha addirittura accusato la madre per le pessime condizioni di salute del padre, un 83enne, che invece sembra soffrire sì di una grave malattia ma contratta casualmente.

La tragedia famigliare, la goccia che fa traboccare il vaso, arriva dopo pranzo, quando le due donne litigano per chi deve mettere i piatti nella lavastoviglie. Roberta scansa la madre con violenza, forse la poveretta fa resistenza e la figlia non ci vede più: prende un cuscino dal divano e lo mette sulla bocca della madre, cercando di soffocarla. Tutto questo sotto gli occhi del padre malato. Franca B. perde i sensi, ma l'arrivo tempestivo del 118 (chiamato forse da un parente) le salva la vita, quindi viene trasportata al Policlinico.

«Non è successo niente, ma che tentato omicidio! Non scrivete

niente! Qui nessuno se la sente di parlare» ci ha detto ieri una voce femminile al citofono, per poi riagganciare. Intanto Roberta R. è a San Vittore: il giorno del suo cinquantesimo compleanno se lo ricorderà per un pezzo.

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