Gli specializzandi di medicina potranno essere impiegati nei centri Avis per aiutare nella raccolta del sangue. Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità la risoluzione «Determinazioni in ordine alle disponibilità di personale medico presso le unità di raccolta sangue ed emoderivati», proposta da Emanuele Monti (Lega, nella foto), presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali, che prima del voto ha lanciato una proposta: «Per dare il buon esempio, propongo di fare una donazione di sangue, da parte di tutti noi eletti, in una giornata dedicata in Consiglio regionale».
La risoluzione prevede una serie di richieste importanti a partire dall'impegnare la Giunta, e in particolar modo l'assessore al Welfare, a individuare un modo idoneo per soddisfare la sempre maggiore necessità di medici nelle realtà che operano i prelievi e la raccolta, consentendo l'uso di medici specializzandi presso le unità di raccolta del sangue e di emocomponenti dell'Avis, ricomprendendo queste attività direttamente nel percorso di formazione e quindi riconoscendo i crediti formativi.
La promozione, la tutela e la difesa dell'attività di raccolta del sangue, svolta in misura preponderante in Lombardia proprio dall'Avis, secondo l'esponente del Carroccio - rappresenta una battaglia portata avanti dalla Lega e dallo stesso Matteo Salvini in moltissime occasioni. L'Avis è una realtà fondamentale per la raccolta del sangue, con numeri di enorme rilevanza. In Lombardiaconta oggi 270.357 soci su oltre 1 milione e 300mila a livello nazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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