Lo hanno riconosciuto grazie a un profondo graffio che aveva in faccia, mentre attendeva il bus alla fermata di via Marconi. Lui, interrogato su quella ferita, non ha saputo dare spiegazioni, ha tentato di tergiversare. «Sto andando alla Comasina» ha biascicato in un italiano incerto. Tutto inutile. I magistrati della Procura di Monza non hanno dubbi: il merito della cattura dell'uomo che la notte di Pasqua a Cinisello Balsamo ha cercato, senza successo, di stuprare una studentessa italiana 19enne di Cusano Milanino, è dei carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni guidati dal maggiore Saverio Sica. Che, come hanno spiegato ieri mattina gli inquirenti brianzoli, non hanno esitato a monitorare ed eventualmente, se fosse stato necessario, a bloccare tutti i mezzi pubblici che a quell'ora e nella nottata di un giorno festivo, sarebbero stati l'unico tramite per permettere a uno straniero a piedi di allontanarsi da Cinisello. Come anticipato ieri mattina dal «Corriere della Sera» in manette è finito un immigrato egiziano irregolare ma incensurato, Ahmed Ayan.
La 19enne era appena scesa da un bus dell'Atm per tornare a casa ed era al cellulare con un amico quando il malvivente, che la stava seguendo, si è sbottonato la cintura e l'ha aggredita alle spalle buttandola a terra. Una volta resa inerme la ragazza, l'uomo le ha abbassato i pantaloni e gli slip.
La vittima, che cadendo aveva perso il cellulare, prima che l'uomo la immobilizzasse è riuscita a urlare e a graffiarlo in volto. Quando lui l'ha girata e si è trovata faccia a faccia con il maniaco convinta ormai di non avere più scampo, una donna da un balcone ha palesato la sua presenza e ha dato l'allarme cominciando a urlare: «Fermo! Chiamo la polizia!». L'aggressore, fiutando il pericolo imminente, si è alzato e si è allontanato, mentre la studentessa ha raccolto il telefono ed è corsa via in lacrime mentre richiamava l'amico per chiedere aiuto.
I carabinieri di Cinisello e quelli di Sesto San Giovanni, giunti subito sul posto, hanno parlato con la donna che aveva urlato dal balcone, scoprendo così la via di fuga dello stupratore, rintracciato appena tre minuti dopo alla fermata del bus di via Marconi. L'egiziano, che ha un precedente per atti osceni, è stato poi riconosciuto dalla sua vittima. La ragazza, dopo la fuga è stata rintracciata dai militari e ha presentato denuncia, quindi è stata portata dai militari all'ospedale Bassini di Cinisello.
Davanti a un album fotografico con una decina di sospettati la 19enne ha indicato sicura l'egiziano, che ha un ordine di espulsione dall'Italia del novembre 2020. Mentre la Procura gli ha contestato l'aggravante di aver commesso il fatto di notte e approfittando dell'assenza di passanti per l'emergenza sanitaria - Ayana, ieri dopo l'udienza di convalida, è rimasto in carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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