Ventiquattro studenti in partenza nell'estate 2014, 103 negli ultimi 5 anni, per un'esperienza di studio e lavoro in paesi in via di sviluppo. Questi sono i numeri del Charity Work Program dell'università Cattolica. Un'occasione per aiutare chi ha bisogno in giro per il mondo, ma anche per arricchire il proprio curriculum con un elemento sempre più fondamentale. Il volontariato diventa anche in Italia un'attività da mettere, oltre che nel proprio bagaglio di crescita umana, anche nel curriculum professionale così come già successo negli Stati Uniti. Nel processo di recruitment, la preferenza dei datori di lavoro va spesso a candidati coinvolti in progetti strutturati, certificati, dal respiro internazionale e finalizzati a rafforzare la capacità di aprirsi agli altri e far fronte alle difficoltà.
«Molto più di uno stage, il Charity Work Program non ambisce solo a formare dei professionisti in grado di operare in qualsiasi contesto, ma soprattutto educa alla solidarietà, alla conoscenza, all'incontro con ogni forma di diversità, attitudini sempre più ricercate nel mondo del lavoro», spiega Pier Sandro Cocconcelli, delegato del Rettore per l'Internazionalizzazione.
Il programma è rivolto agli studenti di tutte le facoltà - con progetti dedicati in particolare agli iscritti a Medicina e Chirurgia, Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Scienze politiche e sociali - a prova dell'importanza trasversale, se non universale, di questa esperienza di crescita. Numerose le destinazioni e le attività proposte: dal Brasile all'Etiopia, dallo Sri Lanka alla Tanzania-Ilamba, da Capo Verde all'India.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.