Otto persone in manette, accusate di traffico di droga e sfruttamento della prostituzione. La banda è stata smantellata una settimana fa (ma la notizia è stata diffusa dalla questura solo ieri) dagli investigatori della squadra mobile. Che, in collaborazione con i colleghi della polizia albanese, hanno sequestrato anche un appartamento, due conti correnti e due auto di proprietà degli indagati.
L'indagine, iniziata nell'aprile 2017, ha permesso di ricostruire l'esistenza della banda i cui componenti, tutti albanesi, sono originari della città di Lezhe, da cui prende il nome anche la loro «famiglia» criminale. I malviventi in questi anni secondo la polizia hanno importato ingenti quantitativi di stupefacenti, al ritmo di 15-20 chili di cocaina per ogni carico che il gruppo criminale occultava in alcuni box per poi smistarla e rivenderla a dei connazionali.
La banda faceva anche investimenti nel settore dello spaccio finanziati anche grazie a quanto guadagnato in maniera illecita, ma in tutt'altro «campo».
Il denaro in questione derivava infatti dal controllo di sette ragazze, perlopiù di origine romena, costrette a prostituirsi nell'hinterland di Milano e nella provincia di Monza, e in grado di garantire 300-400 euro ciascuna a serata.PaFu
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