Il Tar Lombardia ha bocciato l'ordinanza del Comune di Milano sui limiti orari alle sale giochi e scommesse perché «non appare né sufficiente, né congrua a giustificare il divieto di svolgimento dell'attività durante l'orario notturno». Il ricorso, come si legge su «Agipronews», era stato presentato dalla società «Game Paradise» contro il provvedimento anti-ludopatia emanato da Palazzo Marino a fine gennaio limitare l'apertura delle sale giochi dalle 10 del mattino all'una di notte. Per i giudici del Tar - che hanno fissato la discussione di merito il prossimo 23 ottobre - «la liberalizzazione degli orari non preclude all'amministrazione comunale di esercitare il proprio potere di inibizione delle attività dei pubblici esercizi per comprovate esigenze di tutela dell'ordine e/o della sicurezza pubblica, nonchè il diritto di terzi rispetto alla quiete pubblica». Una decisione che conferma il provvedimento in via di emergenza fatto subito dopo che Palazzo Marino aveva approvato il regolamento. Ma nell'ordinanza pubblicata ieri i giudici del Tar dicono di più. Sostengono che inoltre, il regolamento comunale metterebbe a rischio anche i posti di lavoro dei dipendenti della sala.
I giudici infatti ravvisano «un pregiudizio grave ed irreparabile integrato del possibile licenziamento dei dipendenti appositamente assunti per garantire lo svolgimento del servizio durante il programmato orario di apertura».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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