La pedonalizzazione di via Ascanio Sforza arriverà forse in inverno. Prima ci vuole un periodo di sperimentazione per tentare di deviare il traffico verso sud su altre strade: per ora quella del Naviglio è una delle poche valvole di sfogo per le auto dirette fuori Milano e anche nel Partito democratico c'è chi non vede la necessità di chiuderla. L'unica altra certezza è che non si farà la ztl su corso San Gottardo. Il Comune si muoverà con tre interventi, illustrati ieri dall'assessore alla Mobilità Marco Granelli durante una Commissione comunale, che dovrebbero essere pronti entro fine settembre: il primo è la modifica dell'incrocio di Porta Ludovica con la possibilità di svolta a sinistra in via Teuliè, il secondo è il cambio dei tempi semaforici in piazza Cantore per favorire chi gira verso sud e l'installazione di un semaforo pedonale in via D'Annunzio all'altezza del mercato comunale. Poi, verso dicembre, si studierà se il flusso di vetture sarà cambiato e come, per prendere una decisione «sulla sponda del Naviglio Pavese non pedonalizzata» ha chiarito Granelli.
Aldo Ugliano, consigliere del Pd, ha espresso «perplessità» sull'idea di chiudere al traffico la via proprio per la sua caratteristica di valvola di sfogo del traffico. Alessandro De Chirico di Forza Italia ha espresso soddisfazione per «la notizia che la ztl in corso San Gottardo non è più nei piani del Comune». «Mi stupisco di quei geni che abbiamo ad Amat vista la situazione di piazza XXIV maggio - ha attaccato Pietro Tatarella, Fi - ma l'idea di fermare le auto su Ascanio Sforza va bene se si investe sulla strada perchè ora è brutta». «Da anni mi batto per la riqualificazione anche in termini di arredo urbano dell'asse Ascanio Sforza e per questo ho accolto favorevolmente la proposta di pedonalizzazione - ha commentato Simone Enea Riccò, Fi, presidente della Commissione sicurezza del Municipio 5 - legata però a una riqualificazione reale in termini di pavimentazione panchine e alberi in vaso per permettere a tutti di godere dell'area».
Nella riunione si è parlato anche di chiudere alle auto via Sarfatti, ma anche questo intervento è subordinato a una serie di interventi che cambierebbero la viabilità: ci vuole prima un progetto ben studiato perchè le modifiche su viale Toscana impatterebbero anche sul percorso della 90-91.
L'incrocio con via Bocconi verrà semaforizzato e aperto anche all'altra direzione, «in modo da permettere percorsi alternativi a via Sarfatti» ha specificato Granelli. Ci saranno inoltre altri «micro interventi» volti allo stesso scopo.
Permangono alcune perplessità, giunte sia dalla maggioranza di centrosinistra che dall'opposizione di centrodestra: si teme infatti che la via diventi di fatto privata e appannaggio solo dell'università Bocconi. Per discutere di entrambe le questioni con i cittadini la commissione è stata riconvocata il 19 settembre.
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